venerdì 24 aprile 2015

2015_06_10 Coro del Kings College di Londra tra Milano, Lodi, Crema e Mantova


Coro del Kings College di Londra
concerti e messe in Italia
David Trendell, direttore recentemente scomparso (28 ottobre 2014)
King's College London Choir
Soprani: Robyn Donnelly, Mimi Doulton, Mary Fraser, Elizabeth Gornall, Lindsey James, Charlotte Nohavicka, Ciara Power, Imogen Vining, Ellie Williams, Rebecca Widdicombe, Martha Woodhams
Alti: Rosie Goodall, Caitlin Goreing, Billie Hylton, David Lee, Matthew O'Keeffe, Ben Taylor-Davies, Jacob Werrin
Tenori: Miles Ashdown, James Green, Sam Lyons, Jaivin Raj, James Rhoads
Bassi: Freddie Benedict, Joey Edwards, Alex Pratley, Scott Richardson, Dominic Veall, Tom Wood
Direttore: Gareth Wilson

Mercoledì 10 Giugno 2015_06_10 
Milano, Università Cattolica, Aula Magna
Seminario ore 14.00 – Concerto ore 21.00

Seminario ore 14.00
sui mottetti di C. Stanford Coelos ascendit hodie e Justorum animae
Programma concerto ore 21.00
Anonimo: Descendi in Ortum Meum
Antony Pitts (1969-): Pie Jesu
Alonso Lobo (1555-1617): Versa est in luctum
Silvina Milstein (1956-): New work
P.L. da Palestrina (ca. 1525-1594): Quam pulchri sunt gressus tui
Matthew Martin (1976-): New work
Jean Lhéritier (1480-1551): Nigra Sum
Matthew Kaner (1986): Duo seraphim
P.L. da Palestrina (ca. 1525-1594): O beata et gloriosa trinitas
Francis Grier (1955-): Panis Angelicus
Francis Pott (1957-): Nigra sum
William Byrd (ca. 1539-1623): Laudibus in Sanctis
Clemens non Papa (1510-1555): Ego flos campi
col coro di Note d'inChiostro:
C.V. Stanford (1852-1924): Justorum animae
C.V. Stanford (1852-1924): Coelos ascendit hodie

Venerdì 12 Giugno 2015_06_12 ore 21.00 
Lodi, Chiesa di San Francesco  
Programma
Anonimo: Descendi in Ortum Meum
Antony Pitts (1969-): Pie Jesu
Alonso Lobo (1555-1617): Versa est in luctum
Silvina Milstein (1956-): New work
P.L. da Palestrina (ca. 1525-1594): Quam pulchri sunt gressus tui
Matthew Martin (1976-): New work
Jean Lhéritier (1480-1551): Nigra Sum
Matthew Kaner (1986): Duo seraphim
P.L. da Palestrina (ca. 1525-1594): O beata et gloriosa trinitas
Francis Grier (1955-): Panis Angelicus
Francis Pott (1957-): Nigra sum
William Byrd (ca. 1539-1623): Laudibus in Sanctis
Clemens non Papa (1510-1555): Ego flos campi
Sabato 13 Giugno 2015_06_13 ore 21.00 
Crema, Chiesa di San Bernardino-Auditorium "Manenti" 
Programma
Anonimo: Descendi in Ortum Meum
Antony Pitts (1969-): Pie Jesu
Alonso Lobo (1555-1617): Versa est in luctum
Silvina Milstein (1956-): New work
P.L. da Palestrina (ca. 1525-1594): Quam pulchri sunt gressus tui
Matthew Martin (1976-): New work
Jean Lhéritier (1480-1551): Nigra Sum
Matthew Kaner (1986): Duo seraphim
P.L. da Palestrina (ca. 1525-1594): O beata et gloriosa trinitas
Francis Grier (1955-): Panis Angelicus
Francis Pott (1957-): Nigra sum
William Byrd (ca. 1539-1623): Laudibus in Sanctis
Clemens non Papa (1510-1555): Ego flos campi

Domenica 14 Giugno 2015_06_14 ore 12.00
Milano, Messa nella Basilica di San Marco 
Programma della Messa
P.L. da Palestrina (ca. 1525-1594): O beata et gloriosa trinitas
Kyrie e Gloria dalla Missa Nigra sum, Palestrina
William Byrd (ca. 1539-1623): Laudibus in Sanctis
Sanctus dalla Missa Nigra sum, Palestrina
Jean Lhéritier (1480-1551): Nigra Sum
Francis Grier (1955-): Panis Angelicus
C.V. Stanford (1852-1924): Coelos ascendit hodie

Lunedì 15 Giugno 2015_06_15 ore 21.00
Mantova, Basilica di S. Barbara
Anonimo: Descendi in Ortum Meum
Antony Pitts (1969-): Pie Jesu
Alonso Lobo (1555-1617): Versa est in luctum
Silvina Milstein (1956-): New work
P.L. da Palestrina (ca. 1525-1594): Quam pulchri sunt gressus tui
Matthew Martin (1976-): New work
Jean Lhéritier (1480-1551): Nigra Sum
Matthew Kaner (1986): Duo seraphim
P.L. da Palestrina (ca. 1525-1594): O beata et gloriosa trinitas
Francis Grier (1955-): Panis Angelicus
Francis Pott (1957-): Nigra sum
William Byrd (ca. 1539-1623): Laudibus in Sanctis
Clemens non Papa (1510-1555): Ego flos campi

Un decennio di cori inglesi 
Dieci anni sono trascorsi dal giugno 2005 quando il Coro del Royal Holloway di Londra inaugurò quella che, in seguito, sarebbe divenuta una vera e propria tradizione di ospitalità dei cori dei college inglesi. Sono passati dieci anni in cui siamo stati fortunati testimoni nell'ascolto e nella conoscenza dei college più prestigiosi delle università britanniche: questi gruppi, di assoluto valore, ci hanno portato nel mondo meraviglioso delle loro chiese gotiche, nei chiostri pieni di vita studentesca, sui verdi prati che circondano le aule delle lezioni universitarie. 
Nel nostro animo si sono susseguiti centinaia di brani musicali, ognuno dei quali ci ha regalato un'emozione forte, un ricordo, una sensazione difficile da dimenticare. 
Dallo scorso anno (2014), poi, è nata un'altra "tradizione nella tradizione", ovvero: il ritorno di gruppi che sono già transitati almeno una volta in questi tour. 
Ed ecco che uno dei migliori cori universitari (con formazione mista) del mondo decide di tornare quest'anno: il King's College London. Nessuno dimentica come nel 2011 l'ascolto di brani di Gregorio Allegri (tra cui il celeberrimo "Miserere") e il fantastico mottetto di Bach "Singet dem Herrn" avevano esaltato le voci dei coristi del King's, improntate ad una vocalità più europea che inglese, e al tempo stesso avevano scosso noi uditori di fronte alla forza interpretativa e alla sonorità messa in gioco in quei concerti. 
Il ritorno del King's College, però, porta con sé un ricordo triste e doloroso: la scomparsa del direttore David Trendell, persona amabilissima e dalla spiccata gentilezza, persona che non aveva bisogno di molto tempo per diventare un amico, discreto e riservato, ma amico attento. Avevo avuto con David uno scambio di mail pochi giorni prima di quel 28 ottobre 2014 e attendevo da lui una comunicazione sull'idea del programma di questo tour che, senza alcun dubbio sulla qualità organizzativa, mi aveva chiesto di poter ripetere. Quella mail non è mai arrivata, la sua morte improvvisa e prematura (a solo 50 anni) colse tutti di sorpresa e quando ne venni a conoscenza rimasi per un po' di tempo stordito e incredulo, pensando che la notizia con la quale gli studenti di Londra annunciavano la sua scomparsa fosse quasi uno scherzo. David se n'era andato in punta di piedi, nel sonno, senza disturbare nessuno. Era il suo stile discreto e quasi timido, che in realtà dimostrava un grande rispetto per le persone e le situazioni. Era lo stile poco appariscente e poco "mediatico" di un grande direttore che sapeva far cantare meravigliosamente il suo coro: quasi una contraddizione, che però rilevava in questa strana dialettica la vera protagonista delle sue esecuzioni, la musica, di fronte alla quale l'uomo, il personaggio, il grande maestro o il mirabile esecutore non sono nulla se non il veicolo di quella forza trascendente che la musica porta con sé. David l'aveva capito e le continue segnalazioni dei grandi magazine musicali di tutto il mondo, le sue esecuzioni premiate più volte – mirabili sintesi di analiticità musicologica e forza interpretativa- rappresentavano per lui non un riconoscimento personale, ma il mettere in evidenza il senso e il significato della musica. Anche i ragazzi del suo coro, formati a livelli altissimi, erano educati in questo processo di "riconoscimento" della musica. David era un grande direttore, un appassionato insegnante, un maestro sulla strada della ricerca della verità, quella Verità che l'ha rapito nel silenzio di una notte autunnale. Tutti noi sappiamo che lui non è qui fisicamente ma lo è ancor più nella dimensione della vita eterna che la sua fede semplice ma forte gli faceva credere in profondità. Chi lo ha conosciuto riconoscerà, anche in questi concerti, il suo insegnamento e proprio per questo il suo mirabile coro ha deciso di dedicare questo tour al direttore defunto, anche con brani musicali composti appositamente da suoi amici."
Giampiero Innocente direttore del Collegium Vocale di Crema
direttore del Coro e Ensemble Note di'inChiostro, Università Cattolica di Milano

Coro del King's College London
A causa della morte improvvisa di David Trendell (lo scorso 28 ottobre 2014), organista, direttore del Coro del King's College e Senior Lecturer in Musica, il Coro del King College di Londra viene diretto da Gareth Wilson fino alla fine del corrente anno accademico. David era il responsabile diretto di Gareth Wilson al King's College. Colleghi del Dipartimento di Musica per quasi quindici anni, erano amici di lunga data. Gareth è stato nominato direttore ad interim della Musica. Il Coro del King College di Londra è uno dei più acclamati cori universitari a voci miste dell'Inghilterra. Fondato nella sua forma attuale nel 1945, si compone di un massimo di 30 coristi che studiano in diverse facoltà universitarie. Il King's College, fondato nel 1829, fa parte dell'Università di Londra. Oltre a fornire musica per i servizi liturgici nella magnifica cappella del College (recentemente restaurata), il coro ha una reputazione internazionale, in particolare per le esecuzioni della polifonia rinascimentale. La registrazione del Cd con musiche del compositore spagnolo cinquecentesco Alonso Lobo (etichetta Sanctuary Gaudeamus), ha ricevuto importanti recensioni: BBC Music Magazine ha giudicato "prestazione stupefacente" quella delle Lamentazioni di Lobo, eseguite "da un coro appassionato e disciplinato". 
Le registrazioni della Missa Corona spinea di John Taverner (2000) e dei mottetti di William Byrd sono state nominate per il premio Gramophone Early Music. Registrazioni recenti hanno incluso musiche di Gregorio Allegri (casa discografica Delphian), Philippe Rogier (Hyperion), Sebastian de Vivanco (Sanctuary Gaudeamus) e un disco per il tempo di Avvento (Herald). Nel 2008 il Coro del King's College London ha inciso un disco col monumentale The Sealed Angel di Rodion Shchedrin in collaborazione con il Coro del Gonville and Caius College di Cambridge (etichetta Gramophone). Sempre col coro di Cambridge nel 2013 è stato inciso un CD di musica corale romantica tedesca, insieme con il coro di Gonville and Caius College di Cambridge. Il coro tiene numerose esecuzioni sia in Inghilterra che all'estero. 
Nel Regno Unito il King's College ha tenuto concerti nell'annuale Smith Square Festival a Londra, nel Festival Spitalfields e Festival Oundle. Recentemente il coro ha tenuto concerti a Venezia, Gibilterra e in estate del 2012 in vari festival in Francia. Nel 2013, il coro si è recato in tour a Hong Kong. 
Gareth Wilson è stato insegnante presso il Dipartimento di Musica del King's College London fino al 2000, è un professore del Royal College of Music di Londra e visiting lecturer al Royal College of Organists. Oltre al lavoro come direttore di coro e compositore, è Direttore di Musica presso la Christ Church nel quartiere di Chelsea, dove è stato responsabile per l'esecuzione di oltre 100 nuove opere per la liturgia anglicana, oltre ad aver avuto un ruolo di primo piano nell'installazione del nuovo organo Flentrop della chiesa. 
Le sue composizioni liturgiche sono state ascoltate in decine di cattedrali, chiese e cappelle dei college di tutta l'Inghilterra. Tra il 2007 e il 2011, si è dedicato al dottorato in Teologia e Filosofia presso il Heythrop College, Università di Londra, e sta ora approfondendo la ricerca nel rapporto tra teologia, filosofia e musica, con un particolare interesse per il contributo della musica allo sviluppo dell'ateismo nel XIX ° secolo.

Eventi promossi dal Collegium Vocale di Crema in collaborazione con:
Centro Pastorale dell'Università Cattolica di Milano,
Associazione culturale "L. Quartieri" di Lodi,
Basilica di San Marco, Milano, Basilica di Santa Barbara, Mantova,
Touring Club, Mantova, Comune di Crema, Assessorato alla Cultura

2015_04_23 LaVerdi accosta a Mahler un lavoro di Kurt Weill molto famoso

Giovedì 23 Aprile 2015_04_23 (ore 20.30) 
Venerdì 24 Aprile 2015_04_24 (ore 20.00)
Domenica 26 Aprile 2015_04_26 (ore 16.00)
Auditorium di Milano, largo Mahler 
Stagione Sinfonica 2014/15 
Mahler e Weill testimoni dell'umano essere
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi 
Direttore John Axelrod
laVerdi e Axelrod ne svelano il segreto 
John Axelrod, direttore principale de laVerdi, torna alla guida dell'Orchestra Sinfonica di Milano per dirigere la Quinta Sinfonia di Gustav Mahler e la Suite dall'opera Ascesa e caduta della città di Mahagonny di Kurt Weill, nell'ambito del ciclo "Il Mahler de laVerdi".

Con il ritorno di John Axelrod alla guida dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, di cui è direttore principale dall'aprile 2011, il viaggio attraverso il sinfonismo di Gustav Mahler giunge alla terza tappa. In programma l'esecuzione della Sinfonia n. 5, alla quale il conductor americano - che sta portando in giro per l'Italia un proprio "ciclo Mahler", ospite di diverse orchestre – affianca la suite da Ascesa e caduta della città di Mahagonny di Kurt Weill, opera musicale teatrale nata dalla collaborazione tra il drammaturgo Bertold Brecht e il compositore tedesco. Appuntamento giovedì 23 (ore 20.30), venerdì 24 (ore 20.00) e domenica 26 aprile (ore 16.00), all'Auditorium di Milano in largo Mahler. 
Giovedì 24, la tradizionale conferenza  di presentazione del concerto,  nel Foyer della Balconata in Auditorium (ore 18.30), propone, per il ciclo "Il Mahler de laVerdi", il tema Le armonie di Mahler, l'Armonia di Schönberg, relatori Enzo Beacco e Annamaria Morazzoni.
(Biglietti euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; biglietteria via Clerici 3 (Cordusio),  orari apertura: lun – ven  ore 10.00 – 19.00, sab ore 14.00 – 19.00, tel. 02.83389.334  www.laverdi.org). 

John Axelrod ci accompagna alla scoperta di questo 31° programma di stagione:
"Sono grato a laVerdi e alle altre orchestre e teatri italiani che mi hanno invitato a dirigere le Sinfonie di Gustav Mahler. E' sempre stato un sogno per me poter condurre il ciclo sinfonico completo del compositore austriaco fin dai tempi in cui studiavo il sinfonismo mahleriano con Leonard Bernstein. Benchè abbia già diretto gran parte della musica di Bernstein in Italia, mentre si avvicina l'appuntamento con il suo centenario nel 2018 è proprio la direzione del ciclo mahleriano nel Belpaese che mi consente di pagare un tributo completo al mio maestro. Non dimentichiamo infatti che è stato proprio il 'ciclo Mahler' sotto la guida e l'interpretazione di Bernstein che ha aperto ad ampia diffusione le sue musiche, dando così  credibilità al termine 'mahleriano'. Prima di allora, infatti, il nome di Mahler era ricordato solo all'interno di una ristretta cerchia di  privilegiati.
"La Sinfonia n. 5 all'Auditorium di Milano – si, proprio, in largo Mahler! – sarà una vera e propria esperienza religiosa, sia per me che per il pubblico. Dopo aver diretto e interpretato la Sinfonia n. 2 Resurrezione e la n. 9 in precedenti stagioni, laVerdi e il sottoscritto eseguiremo per Expo 2015 quello che probabilmente è considerato il lavoro più famoso del compositore austriaco. "Nello stesso programma, dirigerò la suite dall'opera Ascesa e caduta della città di Mahagonny di Kurt Weill, che con la mahleriana Quinta rappresenta un binomio perfetto. Infatti, mentre la sinfonia di Mahler è un'epica canzone d'amore che ritrae il meglio dell'uomo, la suite orchestrale di Weill è un reportage dell'aspetto peggiore dell'uomo e del suo decadimento.  
"Con laVerdi, la musica di Mahler è sempre meravigliosa. Non sono molto infatti i direttori che hanno l'opportunità di dirigerla in queste condizioni: farlo nella terra che io amo, l'Italia; nella città che amo, Milano; con l'orchestra che amo, laVerdi, di cui mi onoro essere direttore principale da ormai quattro anni, è un sogno che diventa realtà. Sono sicuro che Lenny Bernstein sta ascoltando tutto questo, condividendone amore e passione!".

venerdì 17 aprile 2015

2015_04_26 Il più celebre Stabat Mater, quello di Pergolesi, a Mirabello - PV


Domenica 26 aprile 2015_04_26 alle ore 21
Chiesa di S. Maria Assunta in Piazza S. Bernardo, a Mirabello (PV)
Giovan Battista Pergolesi
Stabat Mater
Fiorella Pediconi, soprano
Marta Fumagalli, mezzosoprano
Paola Barbieri all'organo
Déjàvox Ensemble
Ingresso libero
Domenica 26 aprile 2015 alle ore 21 la bellissima Chiesa di S. Maria Assunta in Piazza S. Bernardo, a Mirabello (PV) ospiterà un magnifico Stabat Mater di Pergolesi. Soliste le voci di Fiorella Pediconi (Soprano) e Marta Fumagalli (Mezzosoprano), Paola Barbieri all'organo.
Con la partecipazione del Déjàvox Ensemble.

giovedì 16 aprile 2015

2015_04_19 A Rho un brillante programma con pagine incantevoli da Rossini a Beethoven, a Schubert


Domenica 19 Aprile 2015_04_19  alle ore 18.00
Auditorium Maggiolini
Via Edmondo De Amicis, 15, 20017 Rho
CONCERTO sinfo-cameristico
PROGRAMMA:
Gioachino Rossini 
Sonata a Quattro n. 2 in La maggiore
Simone Clementi, flauto
Dario Garegnani, clarinetto
Serena Sorbera, fagotto
Stefano Bertoni, corno

Ludwig van Beethoven 
Romanza per violino e orchestra in Fa maggiore
Piercarlo Sacco, violino

Franz Schubert 
Sinfonia n.5 in Sib maggiore D485
Orchestra sinfonica "Giulio Rusconi"
Marco Pisoni, direttore
INGRESSO LIBERO fino ad esaurimento posti

2015_04_16 Traviata in tre serate ma non sempre la stessa, per VoceAllOpera dal Filodrammatici di MilanoC:\appoggio\150416-traviata.jpg


Giovedì 16 Aprile 2015_04_16 , ORE 20:30
Venerdì 17 Aprile 2015_04_17 , ORE 20:30
Sabato 18 Aprile 2015_04_18 , ORE 20:30
TEATRO FILODRAMMATICI, VIA FILODRAMMATICI , 1 – MILANO (M1/M3 DUOMO)
STAGIONE LIRICA DI VOCEALLOPERA 2015
presso il TEATRO FILODRAMMATICI - MILANO
Giuseppe Verdi (1813-1901)
LA TRAVIATA
Direttrore d'orchestra Margherita Colombo
Ideazione scenica e regia Gianmaria Aliverta
INGRESSO: 33 (nuovi soci), 30 (già soci), 25 (under 26/over 65), 60 (coppie) – Posti non assegnati
INFO: www.voceallopera.com/biglietteria tel: 349 4249181


I cast :
Giovedì 16 Aprile 2015_04_16 , ORE 20:30
Sabato 18 Aprile 2015_04_18 , ORE 20:30
Prima versione (Venezia i 853) Orchestra accordata al LA verdiano
Violetta Valéry: Federica Vitali
Flora Bervoix, sua amica: Manuela Dimartino
Annina, serva di Violetta: Barbara Massaro
Alfredo Germont: Oreste Cosimo
Giorgio Germont, suo padre: Giovanni Tiralongo
Castone, Visconte di Létorières: Mattia Rossi
II Barone Douphol: Fabio Midolo
II Marchese d'Obigny: Jaime Eduardo Pialli
II Dottar Grenvil: Vietar Sporyshev
Giuseppe, servo di Violetta: Vittorio Dante Ceragioli
Un domestico di Flora/Un commissionario: Gabriele Facciala
Costumi: Agostino Deledda
Assistente: Alessandro Locatelli
Trucco e parrucca: Scuola Immaginazione e Lavoro - Milano

Venerdì 17 Aprile 2015_04_17 , ORE 20:30
Versione tradizionale
Orchestra accordata al LA verdiano
Violetta Valéry: Marianna Prizzon
Flora Bervoix, sua amica: Marmela Dimartino
Annina, serva di Violetta: Barbara Massaro
Alfredo Germont: Filippo Fina Castiglioni
Giorgio Germont, suo padre: Grazio Mori
Castone, Visconte di Létorières: Matteo Cammarata
II Barone Douphol: Fabio Midolo
II Marchese d'Obigny: Jaime Eduardo Pialli
II Dottar Grenvil: Vietar Sporyshev
Giuseppe, servo di Violetta: Vittorio Dante Ceragioli
Un domestico di Flora/Un commissionario: Gabriele Facciala

Costumi: Simone Martini

L'Associazione VoceAllOpera porta La Traviata di G. Verdi nel centro di Milano, opera d'immortale bellezza e attualità, al Teatro Filodrammatici giovedì 16, venerdì 17 e sabato 18 Aprile 2015. In questa occasione VoceAllOpera lancia una sfida al suo pubblico e a se stessa, proponendo due diversi allestimenti in tre rappresentazioni.
La prima e l'ultima recita (giovedì 16 e sabato 18) vedranno messa in scena la musica della prima versione assoluta dell'opera, quella del 1853, abbinata ad un allestimento attualissimo e di forte impatto, che avrà come protagonisti tre giovani interpreti al debutto, selezionati nelle audizioni di dicembre 2014: Federica Vitali (Violetta), Oreste Cosimo (Alfredo), Giovanni Tiralongo (papá Germont).
La seconda recita (che prevede la versione musicale di tradizione, del 1854) avrà un allestimento settecentesco, come impose la censura a Verdi, che vedeva troppo rischioso rappresentare la vicenda di Violetta nell'epoca in cui era stata scritta. Per questa seconda recita del 17 aprile, il cast sarà composto da tre veterani: Marianna Prizzon, che traccia una Violetta intensa e lirica, il saldo Filippo Pina Castiglioni nei panni di Alfredo e Orazio Mori, papá Germont d'eccezione.
Il coro di VoceAllOpera e gli esperti comprimari – tra cui Manuela Dimartino (Flora), Barbara Massaro (Annina) Mattia Rossi/Matteo Cammarata (Gastone), Fabio Midolo (barone), Jaime Eduardo Pialli (marchese), Victor Sporyshev (dottore), Vittorio Dante Ceragioli (Giuseppe), Gabriele Faccialà (domestico/commissionario) – condurranno sicuri tutte e tre le recite con passione e professionalità.
Denominatore comune per tutte le rappresentazioni sarà la trascrizione di per trio d'archi e pianoforte, accordati al LA verdiano (432 Hz) e la direzione del M° Margherita Colombo, al suo debutto come direttore in Italia, che torna a Milano per questo evento prendendosi una pausa dal Teatro dell'opera di Lipsia dove lavora stabilmente come maestra di palcoscenico e direttrice d'orchestra. 
La Traviata di VoceAllOpera non rinuncia a una lettura attenta e scrupolosa del libretto e dei turbamenti umani in esso racchiusi. Proprio questi sono gli intenti di Gianmaria Aliverta, regista e presidente di VoceAllOpera, a cui è stato affidato l'allestimento del Dittico Poulenc-Janácek per la Stagione 2015 del Teatro La Fenice di Venezia e la messa in scena dell'Incoronazione di Poppea nell'ambito del 41° Festival della Valle d'Itria di Martina Franca.
I costumi storici sono realizzati per questo spettacolo dalle mani esperte di Simone Martini, mentre quelli moderni da Agostino Deledda, coaudivuato da Alessandra Locatelli. Il Trucco e le acconciature saranno curate dagli studenti della scuola Immaginazione e Lavoro di Milano. Le luci saranno prerogativa di Adriana Renna, mentre l'ideazione scenica di Gianmaria Aliverta.

sabato 11 aprile 2015

2015_04_16 PAVIA BAROCCA Antonio Florio direttore dei complessi riuniti del Ghislieri e dei Turchini


Giovedì 16 Aprile 2015_04_16 ore 21.00
AULA MAGNA DEL COLLEGIO GHISLIERI
PAVIA BAROCCA
Gaetano Veneziano (Bisceglie, 1665 – Napoli, 1716)
PASSIONE SECONDO GIOVANNI
per soli,  coro a 9 voci, archi e basso continuo
TESTO: Raffaele Pe, controtenore
GESÙ: Luca Cervoni, tenore
PILATO: Marco Bussi, alto
SOLDATO / SAN PIETRO: Renato Dolcini, basso
ANCILLA / SERVO: Valentina Argentieri, soprano
Ghislieri Choir
SOPRANI: Valentina Argentieri, Marta Redaelli, Sonia Tedla
ALTI: Isabella Di Pietro, Marta Fumagalli
TENORI: Michele Concato, Paolo Tormene
BASSI: Renato Cadel, Renato Dolcini
I Turchini di Antonio Florio
VIOLINI: Alessandro Ciccolini°, Marco Piantoni, Rossella Pugliano*, Matteo Saccà*
VIOLE: Rosario Di Meglio
VIOLONCELLI: Jorge Alberto Guerrero°, Adriano Fazio*
CONTRABBASSO: Giorgio Sanvito
ORGANO: Carlo Barile*
CEMBALO: Patrizia Varone
TIORBE: Franco Pavan, Paola Ventrella *
Antonio Florio, direttore
° prime parti  |  * Allievi del Laboratorio Turchini

LA PASSIONE SECONDO GIOVANNI di Gaetano Veneziano
A Pavia nell'ambito di Pavia Barocca la prima esecuzione in epoca moderna de La Passione secondo Giovanni
di Antonio Veneziano eseguita dai Turchini di Antonio Florio insieme ai Solisti Ghislieri Choir.
Il progetto, realizzato in residenza presso il collegio Ghislieri,
sarà nell'occasione inciso per Glossa.

La Passione composta da Alessandro Scarlatti attorno al 1865 a Napoli era considerata un unicum dell'epoca barocca in Italia. I musicologi e il pubblico conoscono la Passione in musica come un genere luterano (Bach, Telemann, Haendel). Ma la ricerca sta rivelando come proprio nell'Italia meridionale, ancorata alle devozioni della Settimana Santa, la Passione in musica doveva essere un genere praticato e diffuso. Una di queste Passioni, un capolavoro, sta per tornare in vita.
Giovedì 16 aprile 2015 a Pavia, nell'Aula Magna del Collegio Ghislieri, Antonio Florio dirigerà i Turchini e i Solisti di Ghislieri Choir, per la prima volta insieme, nell'esecuzione de La Passione secondo Giovanni di Gaetano Veneziano per soli, coro a nove voci, archi e basso continuo.
Il progetto, realizzato in residenza al Collegio Ghislieri, fa parte di Pavia Barocca, rassegna curata da Ghislierimusica e sarà inciso per Glossa.

I Turchini diretti da Antonio Florio da oltre 25 anni sono ambasciatori della musica barocca napoletana, esibendosi nelle sale e nei teatri più prestigiosi d'Europa e del mondo. Con più di 40 incisioni discografiche, i Turchini sono l'ensemble più rappresentativo della città partenopea, una pietra miliare nel panorama del barocco internazionale. Interpretazioni di partiture celebri o di rara esecuzione, che hanno il grande merito di coniugare ricerca e prassi esecutiva, virtuosismo e confronto con il passato, dando voce a una pagina così significativa della storia della musica.

Il maestro Antonio Florio da anni svolge un'intensa attività di ricerca musicologica sul repertorio napoletano dei secoli XVII e XVIII. In quest'ambito ha riportato alla luce capolavori dell'opera assolutamente inediti come La colomba ferita (1670), Il schiavo di sua moglie (1671) e La Stellidaura vendicante (1674) di Francesco Provenzale; Il disperato innocente di Francesco Boerio (1673); La finta cameriera di Gaetano Latilla (1673); Li Zite'n Galera di Leonardo Vinci (1722).

L'Associazione Ghislierimusica è stata fondata nel 2006 per gestire l'attività musicale dello storico Collegio Ghislieri di Pavia. Diretta dal maestro Giulio Prandi, direttore d'orchestra attivo a livello internazionale, opera con uno staff di 7 operatori, tutti sotto i 35 anni. L'Associazione Ghislierimusica è membro del Consiglio d'Amministrazione di REMA – Rete Europea di Musica Antica nonché "applying member" di EFA – European Festival Association; la sua attività è stata riconosciuta "di rilevanza regionale" da Regione Lombardia (legge regionale 21/08). Sul piano nazionale Ghislierimusica realizza annualmente un'intensa attività concertistica a Pavia e provincia, d'intesa con il Comune di Pavia e in rete con diverse istituzioni locali (Università degli Studi, Provincia di Pavia, EDiSU, ecc.). Dalla sua fondazione l'Associazione Ghislierimusica ha prodotto 14 edizioni di festival/rassegne sul suo territorio e oltre 280 concerti e spettacoli dal vivo in Italia e in Europa (con una media di circa 30 eventi all'anno).

Il suo "ensemble in residenza", Ghislieri Choir & Consort, è presente sulla scena internazionale e specializzato nella riscoperta del repertorio sacro italiano del XVIII secolo, ha riportato alla luce numerose opere dimenticate, incidendole e proponendole in tournée in Italia e in Europa. E' regolarmente presente nei maggiori Festival internazionali europei e incide dal 2010 per Sony International – Deutsche Harmonia Mundi. 

venerdì 10 aprile 2015

2015_04_12 MAESTRI CANTORI di Vigevano, concerto di apertura festeggiamenti del 90esimo di fondazione


Domenica 12 aprile 2015 – ore 17.00
Sala 800 Palazzo Roncalli- Vigevano
I MAESTRI CANTORI di Vigevano
90° ANNO DALLA FONDAZIONE DELLA CORALE
I° Parte
GIUSEPPE VERDI Il trovatore Coro dei Gitani
La traviata Noi siamo zingarelle
La traviata Di Madride noi siamo mattadori
I Lombardi Gerusalem … Gerusalem
PIETRO MASCAGNI Cavalleria Rusticana Gli aranci olezzano
L'amico Fritz Son pochi fiori (soprano)
II° Parte
GIUSEPPE VERDI I due Foscari Tarantella e barcarola
I Lombardi Oh, Signore dal tetto natio
Macbeth Patria oppressa e Macbeth ov'è?
GIACOMO PUCCINI La Bohème Donde lieta uscì (soprano)
G. VERDI I Lombardi Te lodiamo
G. VERDI Nabucco Va' pensiero
Soprano solista
ROSIRIS GIBERTONI
Al pianoforte
VERONICA FASANELLI
Dirige
ANDREA GUARINO, maestro preparatore e direttore
Ingresso libero

CENNI DI STORIA DELLA CORALE
Nel lontano 1925, un piccolo gruppo di cantori, volle istituire una società corale, lo scopo primo era quello di provvedere alle esigenze del Teatro Cagnoni di Vigevano, per gli spettacoli lirici. Molti i sacrifici che dovettero sostenere, ma tutti superati con baldanza. 
Trovarono il maestro istruttore, il sig. Emilio Consiglieri, che insegnò gratuitamente; tutti erano dotati di buone voci, perciò diedero concerti come solisti, in città e fuori, e cosi man mano, la società corale I MAESTRI CANTORI si organizzò e, con l'aiuto di pochi ma fedeli amici, si costituì legalmente ed ebbe il suo battesimo artistico nel 1925 con IL TROVATORE di Giuseppe Verdi. Da allora la MAESTRI CANTORI ha partecipato a tanti spettacoli lirici al Teatro Cagnoni, senza l'ausilio di guide coro professioniste.
Le finalità della Società non si fermarono solo agli spettacoli teatrali, ma questa presenziò a numerosi concorsi e convegni, sempre ottenendo lusinghiere affermazioni. Il coro partecipò a tante manifestazioni di beneficenza, basterebbe ricordare i numerosi concerti, ai quali ha cantato gratuitamente per scopi filantropici, ed ancora oggi. (Segue)

ANNO 2015  90° ANNO DALLA FONDAZIONE DELLA CORALE

Domenica 12 Aprile 2015_04_12 
Sala Ottocentesca di Palazzo Roncalli
Concerto di apertura 90esimo di fondazione

Sabato 16 Maggio 2015_05_16 
partecipazione 
Festival Corale San Colombano a Santa Giuletta(PV)

Domenica 31 Maggio 2015_05_31 
Concerto Auditorium Fondazione di Piacenza e Vigevano Chiesa di San Dionigi

Sabato 13 Giugno 2015_06_13 
partecipazione 
Agonia del Redentore 
Chiesa di San Pietro Martire

Domenica 27 Settembre 2015_09_27 
partecipazione al concerto al Teatro Cagnoni 
"Musiche e canto del primo Novecento"

Domenica 13 dicembre 2015_12_13
Sala Ottocentesca di Palazzo Roncalli
Concerto di Natale

Sabato 19 dicembre 2015_12_19
Istituto RSA De Rodolfi Vigevano
Concerto di Natale

Note al concerto: I° Parte
G.VERDI IL TROVATORE Chi del gitano Coro
Su libretto di S.Cammarano da A.G.Gutierrez Prima Rapp. Roma Teatro Apollo 19 genn.1853
Coro iniziale dei gitani che si apprestano ad iniziare la loro giornata, tra loro la zingara Azucena che racconterà poi la sua terribile nella celebre aria Stride la vampa.

G.VERDI LA TRAVIATA Scena della festa atto II Coro delle zingarelle e coro dei mattadori. Coro
Melodramma in tre atti su libretto di F.M.Piave da "La signora delle camelie" di A.Dumas. Prima rappresentazione Venezia, Fenice 6 marzo 1853. I convitati in casa di Flora partecipano ad una allegra festa in maschera-

G.VERDI I LOMBARDI ALLA PRIMA CROCIATA Gerusalemme, Gerusalemme Coro
Atto III inizio, ai Crociati lombardi appare la vista della valle del Giosafat sparsa di vari colli tra i quali primeggia quello degli ulivi, il lontananza scorgono Gerusalemme, la città Santa.

CAVALLERIA RUSTICANA Gli aranci Olezzano Coro
Opera in 2 parti con un intermezzo, su libretto di Targioni-Tozzetti dalla omonima novella di G.Verga Prima rapp. Roma Teatro Costanzi il 17 maggio 1890 Primo Premio al concorso del 1889 della casa editrice Sonzogno, per opere nuove. Un coro che descrive il magico profumo della zagara,  della terra nella quale è ambientata la vicenda.

P.MASCAGNI L'AMICO FRITZ 
Commedia lirica in tre atti su libretto di Nicola Daspuro. La prima rappresentazione si tenne al Teatro Costanzi di Roma (l'attuale Teatro dell'Opera) il 31 ottobre 1891 diretta da Rodolfo Ferrari. Son pochi fiori (soprano) la romanza di Suzel, la giovanissima figlia del fattore, che reca il suo modesto dono - un mazzolino di violette - al padrone Fritz Kobus, giovane e ricco possidente

Note al concerto: II° Parte
G.VERDI I DUE FOSCARI - Tarantella, Barcarola Coro
Tragedia lirica in tre atti di F.M.Piave da Byron, prima rappresentazione Roma Teatro Argentina 3 novembre 1844. Un fosco dramma su fonti storiche reali che narra della tragedia dei Foscari in cui il padre, doge di Venezia, è costretto a condannare all'esilio il proprio figlio e muore al rintocco della campana che ne segnala la partenza da Venezia.

G.VERDI I LOMBARDI ALLA PRIMA CROCIATA Oh Signor che dal tetto natio Atto IV sc.2a Coro Dramma lirico in quattro atti libretto di Temistocle Solera dal poema di Tommaso Grossi, Prima rappresentazione Teatro alla Scala 11 febbraio 1843 . E' il coro dei lombardi assetati ed affranti che ricordano il suolo lombardo dal quale sono partiti per liberare il Santo Sepolcro.

G.VERDI MACBETH Patria oppressa … Coro
Prima rapp. Firenze Teatro La Pergola 14 marzo 1847. Atto III inizio, e' il coro degli scozzesi oppressi dalla tirannia di Macbeth. Primo e decisivo incontro di Verdi (la prima versione, quella "fiorentina" del 1847, è composta a soli 34 anni) con l'idolatrato Shakespeare, Macbeth è il laboratorio in cui viene forgiata una nuova, visionaria drammaturgia musicale che ancora oggi sbalordisce per modernità.

G.VERDI MACBETH Atto IV Finale Macbeth ov'è Coro
Atto IV finale, e' il coro degli scozzesi vincitori di Macbeth. Che cercano l'usurpatore che è caduto sconfitto. Fu rivista nel 1865 e sostanzialmente ritoccata per Parigi, la seconda versione è quella che oggi viene normalmente eseguita.

G.PUCCINI BOHEME Donde lieta uscì al tuo grido d'amore(Rosiris Gibertoni, soprano)
Opera in quattro atti su libretto di L.Illica e G.Giacosa da scene della vita di Boheme di H.Murger, prima rapp. Torino, Teatro Regio il 1 febbraio 1896. L'aria di Mimì in questione segna la fine dell'amore con Rodolfo, quando la giovane non riesce più sopportare le difficoltà del loro rapporto e vuole tornare a vivere nelle sua solitaria cameretta.

G.VERDI I LOMBARDI ALLA PRIMA CROCIATA Te lodiamo a gran Dio Coro
E' il coro finale dell'opera. Uno dei grandi momenti di omaggio a Dio che sono spesso presenti nella produzione verdiana.
Dramma lirico in quattro atti libretto di Temistocle Solera dal poema di Tommaso Grossi, Prima rappresentazione Teatro alla Scala 11 febbraio 1843 . 

G.VERDI NABUCCO Va pensiero Coro
Gli Ebrei catturati da Nabucco, sono ora prigionieri in Babilonia. E' una grande pagina corale che ha sempre entusiasmato il pubblico di tutto il mondo, nella quale gli Ebrei ormai schiavi di Nabucco, ricordano la loro lontana terra. Subito dopo nell'opera segue la cabaletta con la profezia del Gran Sacerdote Zaccaria, che prevede la distruzione di Babilonia.

2015_04_11 GRANDI MAESTRI in ACCADEMIA in San Cassiano a Mortara



Auditorium Francesco Colli Piazza S. Cassiano 1 MORTARA
Concerti della Rassegna Concertistica
GRANDI MAESTRI in ACCADEMIA 

Sabato 11 aprile 2015_04_11 ore 21
Omaggio al Barocco ed alla Serenissima
Orchestra da Camera Italiana "Antonio Vivaldi"
Oboe: Carlo ROMANO
Primo Oboe dell'orchestra Sinfonica nazionale della RAI
Direttore: Roberto Allegro
Musiche di A. Vivaldi-T. Albinoni
*
Domenica 12 aprile 2015_04_12 ore 15
Oboi in Concerto
Allievi della Masterclass di Alto Perfezionamento in Oboe del M° Carlo ROMANO
Musiche di F.J. Haydn,R.Schumann,C. Saint Saens,G. Ferlendis
INGRESSO AD OFFERTA
Riprendono gli appuntamenti musicali organizzati dalla Associazione Musicorner che torna nella sede della sala di San Cassiano per proporre due appuntamenti ravvicinati, il prossimo sabato sera e domenica nel pomeriggio. Nel primo sarà protagonista l'orchestra Vivaldi diretta da Roberto Allegro e nel secondo un insolito ensemble di oboi.


2015_04_19 Concerti Fior Fiore Coop a Milano Spazio Teatro 89


14a Rassegna Musicale "Musica, Natura, Convivialità"
"I Concerti Fior Fiore Coop"
 
Domenica 19 aprile 2015, ore 17.00
 
Three on T.R.I.P.! 
(Tango Rendezvous International Project)  
 
TRIP Trio
Alejandro Drago, vl.; Alexander Zyumbrovskiy, vcl.; Luca Schieppati, pf.
 
Tango Rendezvous International Project nasce nel 2000 da un'idea del violinista argentino Alejandro Drago, che decide di voler condividere con il pubblico di ogni parte del mondo  il suo profondo amore per il tango e per le tradizioni musicali della sua terra. In quindici anni di attività il progetto ha coinvolto decine di musicisti negli organici più diversi e fantasiosi, con esibizioni in prestigiose sale nelle Americhe, in Europa e in Asia. Per spiegare meglio il progetto, lasciamo la parola allo stesso Alejandro:
"What is Tango Rendezvous International? It's a flexible series of concert programs, it's a stage production, it's a series of connected lectures, it's an educational activity, it's a collaboration between artists from different traditions and backgrounds, it's the transmission of folk performance practices, it's the embodiment of Astor Piazzolla's ideal for tango, it's sexy, it's just fun."
(Dal sito: http://www.tangorendezvousinternational.com/
 ) 
Nel programma, ai Tanghi della tradizione argentina firmati da Mores, Plaza, Possetti oltre che dall'immancabile Astor Piazzolla, si aggiunge il Tango "I piaceri della carne" appositamente scritto per Spazio Teatro 89 da Federico Biscione come terzo dei quattro movimenti (ma sarebbe meglio dire: delle quattro portate) di cui si compone la scorrevole, piacevolissima Suite "Catering".
Spazio Teatro 89 è felice di ospitare la prima tappa italiana di Tango Rendezvous!
 
Mariano Mores (1918):
Taquito Militar
Julián Plaza (1928-2003):
Nocturna
Sonia Possetti (1973):
Bailarina
Federico Biscione (1965):
Catering (prima esecuzione assoluta)
1. Bollicine (Sostenuto)
2. Pasta al pomodoro (Mosso, Arioso)
3. Il risveglio della carne (Tango)
4. Per finire (Moderato, sempre calmo)
Astor Piazzolla (1921-1992):
Revirado (violino e pianoforte)
Escualo (violino e pianoforte, arr. Jose Bragato)
Le Grand Tango (violoncello e pianoforte)
Tres Minutos con la Realidad
Las cuatro estaciones porteñas (Le Quattro Stagioni di Buenos Aires)
Verano (Estate)
Otono (Autunno)
Invierno
Primavera
 
A|ejandro Drago, argentino, ha cominciato accompagnando Ia madre, una rinomata ballerina di tango. Ha poi ottenuto una borsa di studio per il Conservatorio di Stato di Mosca. Si è poi perfezionato alla University of Southern Mississippi, dove ha anche studiato Concertazione e Direzione d'orchestra. Correntemente insegna violino e viola presso Ia University of North Dakota di cui dirige anche l'Orchestra da Camera. Ha ideato il Tango Rendez-vous International Project, che lo porta in tutto il mondo per condividere la musica della sua terra argentina con musicisti di ogni Paese e di ogni civiltà musicale.  
Alexander Zyumbrovskly, ucraino, ha studiato al Conservatorio di Mosca ed ha suonato in numerose importanti orchestre. Trasferitosi in Italia, è Primo Violoncello in svariate orchestre quali La Filarmonica della Scala, Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, Pomeriggi Musicali ed altre. Svolge un'intensa attività solistica ed in formazioni cameristiche.

Luca Schieppati è concertista, didatta e organizzatore di eventi musicali. Ha eseguito un vastissimo repertorio solistico e da camera, con particolare attenzione per Autori e brani di rara esecuzione, anche su strumenti antichi. Vincitore di concorso per titoli ed esami, insegna Pianoforte principale presso il Conservatorio "Guido Cantelli" di Novara; a Milano cura la direzione artistica dei concerti di Spazio Teatro 89, degli Spazi Scopricoop e del Concorso Internazionale „Encore! Shura Cherkassky". Dal 2010 collabora con la Associazione Donatori di Musica, per cui svolge anche attività di consulente artistico. Musicista onnivoro e polimorfo, insofferente di ruoli e schemi predefiniti, ritiene che la Musica possa e debba far parte della vita di tutti. Vorrebbe che i concerti fossero momenti di incontro e di scambio di idee capaci di suscitare più domande che risposte e a questo fine, con modestia e perseveranza, si adopera da anni.

2015_04_09 LaVerdi torna Mahler con le sinfonie, apre il Titano con Jader Bignamini



Giovedì 09 Aprile 2015_04_09 (ore 20.30)
Venerdì 10 Aprile 2015_04_10 (ore 20.00)
Domenica 12 Aprile 2015_04_12 (ore 16.00)
Auditorium di Milano, largo Mahler 
STAGIONE SINFONICA 2014/15
Mahler e Beethoven 
Orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi 
Direttore Jader Bignamini 

A due mesi dal sold out con la pucciniana Madama Butterfly in forma di concerto, Jader Bignamini torna alla guida dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi – di cui è direttore associato -  all'Auditorium di Milano in largo Mahler con una "doppietta" da brivido: la Prima sinfonia di Mahler e la Quinta sinfonia di Beethoven, caposaldi del repertorio orchestrale di tutti i tempi. Appuntamento dunque giovedì 9 (ore 20.30), venerdì 10 (ore 20.00) e domenica 12 aprile (ore 16.00), nella "casa" de laVerdi. 
L'esecuzione della Sinfonia n. 1 in Re maggiore, conosciuta come Il Titano, dall'omonimo romanzo del tedesco Johann Friedrich Richter, dà inizio a Il Mahler de laVerdi, nuovo ciclo dedicato al compositore austriaco, che offrirà al pubblico di Milano, nell'arco di un solo mese, le cinque sinfonie dispari, con Claus Peter Flor (Terza), John Axelrod, direttore principale de laVerdi (Quinta e Settima) e Junichi Hirokami (Nona) in successione sul podio di largo Mahler, dopo l'esordio di Bignamini.
L'accostamento della Prima sinfonia di Mahler alla Quinta di Beethoven nello stesso programma non è casuale, e il motivo ce lo spiega lo stesso Bignamini: "Accostiamo  Mahler e Beethoven perché sono i due pilastri del sinfonismo teutonico: il tedesco si pone cronologicamente e filologicamente all'inizio del Romanticismo ottocentesco, mentre l'austriaco chiude il ciclo del genere sinfonico per eccellenza, con tutti gli altri nel mezzo. Pur così diversi, entrambi nel loro sinfonismo hanno un disegno condiviso:  descrivere l'umanità e il suo destino, sia pure da angolazioni e prospettive diverse; mentre Beethoven si rivolge al genere umano nella sua totalità,  Mahler fa un discorso molto più intimo, rivolgendosi alla sfera più profonda e nascosta dell'essere umano. Un contrasto solo apparentemente contraddittorio, espresso in musica attraverso un organico enorme da Mahler e uno molto più ridotto da Beethoven. Una curiosità: nella Quinta, il genio di Bonn per la prima volta utilizza i tromboni in una sinfonia, con un finale grandioso, comune anche alla Prima di Mahler; un crescendo sia di volume che di velocità e tempo; un finale incalzante e impetuoso, che tuttavia lascia una irrisolta sospensione nel pensiero di chi ascolta".
Ancora una curiosità, che questa volta riguarda personalmente Bignamini:
"La Prima di Mahler è la sinfonia che prediligo e che ho eseguito tantissime volte, perché ho cominciato ad ascoltarla da ragazzo. Inoltre, è stata il mio 'battesimo' alla direzione. Era il 2011, anniversario mahleriano;  io ero in orchestra, al clarinetto piccolo, e il direttore musicale de laVerdi, la signora Zhang Xian,  mi ha chiamato dopo la 'generale' per dirigere parte del primo e dell'ultimo movimento. Grazie a questa prova, sono stato nominato direttore assistente, e lì è cominciata veramente la mia carriera di direttore". 
Giovedì 9 aprile in Auditorium, nel Foyer della Balconata (ore 18.30, ingresso libero), il musicologo Lorenzo Casati terrà la tradizionale conferenza di introduzione al programma - la prima  del ciclo "Il Mahler de laVerdi" – dal titolo: "Tra poema sinfonico e sinfonia: Il Titano".

(Biglietti euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; biglietteria via Clerici 3 (Cordusio),  orari apertura: lun – ven  ore 10.00 – 19.00, sab ore 14.00 – 19.00, tel. 02.83389.334  www.laverdi.org).

domenica 5 aprile 2015

2015_04_17 Saranno le Nozze di Figaro a chiudere la stagione del Mayr - Donizetti



CIRCOLO MUSICALE MAYR-DONIZETTI
40ª STAGIONE OPERISTICA
VENERDÌ 17 APRILE 2015 ore 21.00
Teatro San Giovanni Bosco
Bergamo – via San Sisto, 9 (quartiere Colognola)

LE NOZZE DI FIGARO
OSSIA LA FOLLE GIORNATA
Opera buffa in quattro atti. Musica di Wolfgang Amadeus Mozart

Per scaricare la locandina:

Dopo l'espansiva accoglienza riservata a Norma, il Mayr-Donizetti si appresta a chiudere la 40ª stagione operistica con Le nozze di Figaro (prima, 1º maggio 1786, Burgtheater di Vienna), prima opera italiana del prodigioso sodalizio tra Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 27 gennaio 1756 – Vienna, 5 dicembre 1791), e il poeta-librettista Lorenzo da Ponte (Ceneda, Treviso, 10 marzo 1749 – New York, 17 agosto 1838).
La prima vittoria di Nozze precedette addirittura la sua messa in scena. In breve, l'opera nasceva da un lavoro a sfondo politico-sovversivo di Beaumarchais, che stava causando molti fastidi alle corti europee prima del tragico scoppio della Rivoluzione Francese (1789). Comprensibilmente il Figaro era vietatissimo anche a Vienna, sede del Sacro Romano Impero e Mozart, nella folle intenzione di presentare questo tema a corte, fu boicottato da tutti. Trovò però il modo di farsi ricevere dall'imperatore Giuseppe II d'Asburgo-Lorena in persona e di spiegargli che il protagonista del suo nuovo Figaro non sarebbe stato una testa calda "alla francese" ma, al contrario, un uomo sinceramente incline alla ragione e alla conciliazione.
L'imperatore fu talmente affascinato da questa insolita sfida intellettuale che non solo diede a Mozart l'immediato permesso di comporre l'opera ma appoggiò persino la volontà che il testo fosse in italiano, lingua eletta del melodramma ma invisa ai germanici, piuttosto che in tedesco, lingua ufficiale dell'Impero.
Tanto credito fu ricambiato da Mozart (e da da Ponte), con un lavoro superiore a qualsiasi precedente modello teatrale.

È possibile scaricare liberamente il libretto alla pagina: http://www.librettidopera.it/zpdf/nozzefig.pdf

Note di regia
Potrebbe sembrare una precisazione inutile ma è bene sottolineare che Le nozze di Figaro appartengono tanto a Mozart quanto a da Ponte; infatti non solo i due hanno lavorato a stretto contatto ad ogni fase del lavoro, ma l'eccezionale simbiosi stabilitasi ha dato vita ad una creazione perfetta, che rasenta il divino. Questo è il punto focale che rende quest'opera un unicum sia musicale sia teatrale. L'obiettivo che la mia regia si prefigge è quindi quello di offrire un viaggio tra i personaggi e le loro dinamiche che riesca a toccare nel profondo la nostra psicologia, le nostre passioni. C'è anche il mio desiderio personale, da amante della musica, di poter condividere sia con il palco sia con la platea le emozioni, le rivelazioni, e lo stupore insiti in questo lavoro inestimabile.
La verità dei dialoghi e la dinamica delle azioni, che sgorgano attualissimi anche dopo più di due secoli di vita, stupisce per quantità, per qualità e per lo smisurato affresco di contenuti… e molto si nasconde dietro ogni facciata di apparente elementarità quotidiana. Gli affetti sono veri, spontanei, mai plateali. Mozart e da Ponte scartano le tipologie classiche o le maschere stereotipate, come il malvagio o il puro. Tutti sono invece umani e per questo al contempo semplici e complessi, un po' limpidi e un po' corrotti. Cade ogni classificazione o censura morale: tutto risulta giustificabile, inevitabile, dinamico, evolutivo, vero. I sentimenti compaiono poco descritti e molto creati dall'azione e dalla musica. Solo per fare un esempio: il Conte non è soltanto protervo e dispotico, ma anzi, ha fascino da vendere, tanto che nel duetto con Susanna, lei ne resta rischiosamente turbata e in questo gioco il nobile stesso non eccede a facili abusi di potere, ma accetta tacitamente la sfida borghese e vitale di Figaro. Queste e molte altre situazioni border line ci spingono a guardare oltre la vivida quotidianità e la dinamica letterale, proiettandoci piuttosto in una dimensione di allegorie e sfumature estemporanee di pura commozione. Ed è questo il clima che vorrei imprimere a questa mia edizione delle "Nozze". A sostegno del mio intento, mi muoverò su due vie sovrapponibili. La prima legata allo snodarsi della trama e l'altra alla presenza di elementi suggestivi, ora nascosti, ora in piena luce. Richiederò quindi ai solisti e al coro grande spontaneità di gesto. Mi sforzerò poi, in collaborazione con Matteo Scarpellini, di creare delle scene che, pur non rinunciando al clima poetico generale (soprattutto per l'ultimo quadro del boschetto), possano suscitare un palpito vitale schiettamente mozartiano. Darò spazio ai tratti spagnoli dell'ambientazione con libere ispirazioni a Velaquez e Goya cercando di interpretare, in controluce, i lampi che Mozart e da Ponte proiettano sul tema dell'unione coniugale. Il racconto ci presenta infatti almeno quattro coppie che corrispondo non solo a diverse fasce d'età , ma anche a distinte dinamiche affettive (non prive di contaminazioni incrociate): Cherubino e Barbarina nel loro affacciarsi ai turbamenti del rapporto a due; Figaro e Susanna nel loro entusiasmo ardente del dì delle nozze; il Conte e la Contessa di Almaviva colti in una crisi vissuta in un progredire di tiepida quotidianità, cedimenti, rimpianti, dolore, dignità e riscatto; ed infine Don Bartolo e Marcellina che, quasi dimenticate le loro antiche nozze clandestine, scoprono la forza imprevista di reinventarsi come novelli sposi.
Mozart e da Ponte, incantatori della musica e della parola, faranno il resto!
Valerio Lopane

Le nozze di Figaro sono un'opera lussureggiante e complessa, in tutti sensi, e va riconosciuto il merito di Valerio Lopane e di Damiano Carissoni di cimentarsi in una simile sfida.
Numerosi sono i momenti celebri, già dall'Ouverture. Non meno conosciuto è il cosiddetto Farfallone amoroso in cui Figaro si diverte a terrorizzare il povero Cherubino in partenza come ufficiale ed ancora il duetto dei pini, in cui la Contessa detta a Susanna un biglietto in forma di canzone ironicamente allusiva. Non dobbiamo poi dimenticare l'aria di Susanna Deh vieni, non tardar, in cui la novella sposa, in presenza di Figaro, finge di attendere estasiata il Conte.  Ma non basta, la ricchezza dell'opera sta soprattutto nell'ininterrotto susseguirsi di insiemi che corrispondono alla complessità dell'intreccio.  Il maestro Carissoni, alla guida della Piccola orchestra dei Colli Morenici, ha dunque raccolto un cast di voci realmente mozartiane. Alcune di esse sono già note al pubblico del Mayr-Donzietti (applaudite ad esempio nello scorso allestimento di Don Giovanni), altre invece segnano il debutto sulle tavole del San Giovanni Bosco.
Si saluta il ritorno del nostro Carlo Morini, come Conte di Almaviva e di Elizaveta Martirosyan come Contessa Rosina. Le voci della giovane coppia protagonista saranno quelle di Valentina Pennino (già ammirata come Zerlina), e quella di  Andrea Porta, di notevole esperienza mozartiana. Cherubino sarà Julija Samsonova-Khayet, spesso protagonista di allestimenti del Circolo (fu Suzuki in Madama Butterfly). Don Bartolo sarà affidato all'esperienza di Paolo Battaglia, (recentemente applaudito in Un Ballo in Maschera). Il cast è completato da collaboratori storici del Circolo come Angela Alessandra Notarnicola (Marcellina), Livio Scarpellini (Basilio e Don Curzio), Sonia Lubrini (Barbarina) e Giovanni Guerini (Antonio). 
Costumi e scene avranno rispettivamente la firma di Simone Martini e di Matteo Scarpellini, debuttante per il Circolo.
I festosi inserti di ballo saranno curati da Studio Danza Ieva di Torino con coreografie di Anna Maria Ieva.
Quando venne chiesto a Richard Wagner con quale opera era bene iniziare lo studio del canto, il grande musicista tedesco, senza indugi, indicò proprio Le Nozze di Figaro. Non è quindi un caso che il Maestro Carissioni abbia deciso di affidare il coro di quest'opera al Liceo Musicale "Secco Suardo" di Bergamo, che interverrà con studenti selezionati, diretti ed istruiti dal Maestro Prof. Matteo Castagnoli. Con grande entusiasmo e soddisfazione diamo il benvenuto a questi ragazzi. 
Prima dell'opera la biglietteria sarà a disposizione del pubblico (ingressi 18 €).
Per informazioni e prenotazioni scrivere all'indirizzo info@mayrdonizetti.it o telefonare al numero 035 315854 tutti i giorni dalle ore 13 alle ore 16.


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