giovedì 18 giugno 2015

2015_06_15 Teatro Fraschini presentata a pubblico e stampa la nuova stagione


Lunedì 15 giugno 2015
(ore 11.00 Stampa ore 21.00 pubblico)
Teatro Fraschini - Pavia
STAGIONE FRASCHINI2015
Il rinnovo degli abbonamenti sarà possibile a partire 
da giovedì 18 giugno 2015. 
Vendita dei nuovi abbonamenti da settembre. 

Lunedì 15 giugno si è presentata al pubblico, dopo la presentazione del mattino alla stampa, la nuova Stagione di opera, prosa, danza e musicale del Teatro Fraschini di Pavia per il periodo 2015-2016
Giacomo Galazzo ( a sinistra il conduttore Alberto Rizzardi)
Una presentazione che è diventata quasi un talk show televisivo grazie alla conduzione spigliata di Alberto Rizzardi che ha tenuto le redini dei vari interventi dal saluto, a palcoscenico chiuso, dell'Assessore alla Cultura del Comune di Pavia, in rappresentanza del Sindaco, ai tre relatori seduti al banco,  "finalmente anche noi abbiamo l'apertura del sipario": Fabrizia Ghisolfi (Vice Presidente Vicario), Monica Migliorini (Consigliera) e ovviamente Fiorenzo Grassi direttore artistico.
Giacomo Galazzo
Fabrizia Ghisolfi
Gli interventi si sono succeduti nell'ordine di citazione, ognuno dei quali sottolineando lo stato di "ottima salute" dei bilanci del teatro pavese, le innumerevoli iniziative che vanno ben oltre la stagione ufficiale, con un super nutrito numero di saggi delle varie scuole pavesi, sino alla felice conclusione del triennio di formazione teatrale, che ripartirà dunque quest'anno con un "Open Day" illustrativo dei contenuti del percorso di studio. 
Tra le valenze più positive rimane ovviamente l'affezione del pubblico pavese nel frequentare la secentesca sala del Fraschini, testimoniata dalla numerosa presenza anche in questa occasione gratuita si, ma senza un evento spettacolare, ne un rinfresco finale.
Monica Migliorini
L'ordine di presentazione delle varie sezioni della stagione indica sia l'importanza con cui vengono considerate, sia il livello di attenzione che suscitano nel pubblico.
Non è dunque un caso che, esaurita opera e prosa, parte del pubblico levi le tende, seguito da altri dopo la danza. L'opera infatti è sicuramente la parte più importante della stagione con i titoli che saranno presentati sotto la nuova etichetta di "Opera Lombardia".
Sebbene il "Circuito Lirico Lombardo", che è stato mandato in pensione dalla nuova denominazione, abbia avuto origine per offrire opportunità a giovani artisti di entrare in carriera, oggi come oggi diventa sempre di più uno sfoggio di "star" che vanno dai direttori a, soprattutto, chi si occupa della regia.
Vedremo tornare, dopo dieci anni, Stefano Montanari a dirigere "Le Nozze di Figaro" di W.A. Mozart, spettacolo che inaugurerà la stagione ad ottobre (29/31) con la regia che non sarà più di David Livermoore che ha dato forfait, ma probabilmente di Mario Martone. 
Fiorenzo Grassi direttore artistico Fraschini
Seguiranno "Un Ballo in Maschera" di Giuseppe Verdi, produzione del Teatro Fraschini (20 e 22 novembre), regista Nicola Berloffa, direttore Pietro Mianiti, in una allestimento "che vuole recuperare le intenzioni originarie di Verdi", ma stranamente anziché essere ambientato nel Teatro dell'Opera di Stoccolma finirà nel teatro Ford dove fu ucciso ... Abramo Lincoln, nuova identità di Gustavo III (Re di Svezia) dopo quella di Riccardo Duca di Boston.
Alberto Rizzardi conduttore della serata
Per questa produzione non c'è spazio per i giovani, ma il cast vede le citate star di prima grandezza occupare tutti i ruoli principali Sergio Escobar (Riccardo), Daria Masiero (Amelia) Angelo Veccia (Renato) e Anna Maria Chiuri (Ulrica).
In cartellone seguiranno: "La scala di seta" di G. Rossini (27 e 29 novembre) diretta da F.Ommamsini e regia di Damiano Michielietto dal ROF (Rossini Opera Festival); il "Don Pasquale" di G. Donizetti (9 e 12 dicembre) con la regia di Andrea Cigni, opera che segna il rientro in circuito del Teatro Donizetti di Bergamo e per finire "La Bohème" di G. Puccini (29 e 31 gennaio) diretta da Giampaolo Bisanti per la regia di Leo Muscato. Un cartellone di alto livello per festeggiare il 200esimo anniversario della nascita del tenore pavese Gaetano Fraschini (1816-1887) grande creatore di ruoli verdiani come appunto Riccardo in "Ballo in maschera". (mm)

§§§§§§§  seguono le note del teatro sugli altri spettacoli in calendario §§§§§§§
STAGIONE D'OPERA E TEATRALE 2015/2016 
TEATRO FRASCHINI DI  PAVIA
La Fondazione Teatro Fraschini presenta la nuova stagione d'opera e la stagione Teatrale che comprende le sezioni di opera, prosa, musica, altri percorsi, danza e operetta. 

LA STAGIONE TEATRALE
Apertura   martedì 20 ottobre 2015 con La bisbetica domata di W. Shakespeare, interprete Nancy Brilli, regia Cristina Pezzoli.  La stagione di Prosa, oltre a soddisfare gli appassionati,  incontrerà il favore di chi a teatro ama i grandi protagonisti della scena, una carrellata di attori popolari: Umberto Orsini (Il prezzo), Neri Marcorè (Quello che non ho), Sebastiano Lo Monaco (Dopo il silenzio) Maurizio Lastrico (Il bugiardo), Angela Finocchiaro (Calendar girls) Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli (Le Paté de la maison!)), Stefano Accorsi (Decamerone), Anna Marchesini (Cirino e Marilda non si può fare). 
Per il pubblico di Capodanno la nuova edizione del musical Cabaret di Bob Fosse prodotta dalla Compagnia della Rancia.

RASSEGNA ALTRI PERCORSI
Creata per soddisfare l'interesse del pubblico nei confronti dei testi del '900, quest'anno la rassegna presenterà artisti popolari: Giuliana De Sio nel testo di Annibale Ruccello Notturno di donna con ospiti,  Alessandro Haber con un testo ispirato a Charles Bukowski, Milena Vukotic con la scrittura di Manlio Santanelli, Fabrizio Gifuni che interpreta Albert Camus, Maria Amelia Monti sul tema dell'adozione e un testo firmato da Edoardo Erba, Arturo Cirillo interprete di una pièce di Giuseppe Patroni Griffi, e giovani artisti emergenti  quali Giuliana Musso (8 marzo) e Carrozzeria Orfeo, il giornalista Federico Buffa che racconta le Olimpiadi del 1936.

DANZA
La Stagione di Danza come da tradizione, alterna titoli classici di repertorio ad ensemble di danza moderna. Quest'anno in cartellone La Sylphide con il Balletto dell'Opera di Tirana, Giselle del Balletto La classique di Mosca e Cenerentola dell'Accademia del Teatro alla Scala di Milano.  Tornano a grande richiesta Los Vivancos spagnoli e per la prima volta il coreografo inglese Wayne Mc Gregor.

MUSICA
Chamber Orchestra of Europe, Swedih Radio Symphony Orchestra, Orchestra della Svizzera italiana, Solisti di Pavia (21/12), Ghislieri Choir & Consort, Pomeriggi musicali le orchestre in programma.
In stagione Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, Giuseppe Albanese pf; i direttori Antonio Pappano, Markus Poschner, Daniel Harding.

OPERETTA
Per gli assidui amanti dell'operetta, l'intramontabile compagnia di Corrado Abbati che presenta My Fair Lady (15 gennaio) e Al cavallino bianco  (13 e 14 febbraio).  

COMICI
Rassegna giunta alla nona edizione, con comicità intelligente e corrosiva che sarà quest'anno rappresentata da Teo Mammucari (6 febbraio), Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta (15 marzo), Virginia Raffaele (16 aprile).

Calendario completo degli spettacoli, le date, il calendario di vendita su www.teatrofraschini.org

sabato 13 giugno 2015

2015_06_19 Orchestra Carisch presenta Festa della musica amatoriale

L'Orchestra Carisch presenta:
Festa della musica amatoriale 2015
Venerdì 19 giugno 2015 ore 21.00
Tempio Valdese in Milano, ingresso libero
Beethoven, Coriolano
Mozart, Concerto per piano KV488
Mozart, Sinfonia Parigi
Bruno Canino pianoforte - Renato Rivolta direttore

Sabato 20 giugno 2015_06_20
cortile Ducale e cortile delle Armi del Castello Sforzesco
ore 13.00 Concento de' Piffari - musiche e danze rinascimentali
ore 14.00 Camm'a fa' - musica tradizionale napoletana
ore 15.00 Orchestra dell'Assunta in Vigentino
ore 16.00 I fiati dell'Orchestra Carisch con Damiano Di Gangi
ore 17.00 Orchestra Carisch con Milan Rericha e Sergio Delmastro
ore 18.30 Raduno Libero Orchestrale: sinfonia Parigi diretta da Renato Rivolta
ore 20.00 Orchestra La Verdi per Tutti

L'Orchestra Carisch è lieta di organizzare la terza edizione della festa della musica amatoriale: come da tradizione, tutti i concerti sono gratuiti e si terranno al Tempio Valdese venerdì sera e tutta la giornata di sabato nei cortili del Castello Sforzesco. Come nelle precedenti edizioni, diverse realtà amatoriali si esibiranno durante la giornata di sabato 20 ma il momento più significativo della festa sarà il Raduno Libero Orchestrale, aperto a tutti gli strumentisti che vorranno partecipare, durante il quale suoneremo la sinfonia Parigi di Mozart diretti da Renato Rivolta: per partecipare basta cliccare qui per scaricare la parte, studiarla e presentarsi il giorno del raduno con strumento e leggio!
L'Orchestra Carisch, nata nella primavera del 2010, promuove e valorizza la pratica della musica amatoriale, un'attività ancora poco diffusa nel nostro Paese, ma capillarmente estesa nel nord d'Europa. Il progetto si rivolge a coloro che, pur avendo intrapreso una strada professionale diversa da quella musicale, continuano a nutrire una sincera passione per la pratica strumentale, che in tal modo hanno occasione di continuare a coltivare. L'Orchestra Carisch rappresenta un importante patrimonio umano, culturale e musicale ed è significativo che alcuni tra i più accreditati interpreti del panorama musicale nazionale ne condividano la filosofia mettendo a disposizione dell'ensemble amatoriale la propria esperienza e la propria professionalità. Fino ad oggi, infatti, l'orchestra ha avuto la fortuna di avere per solisti e direttori personalità del mondo musicale come Enrico Dindo, Stefano Montanari, Giuliano Carmignola, Massimo Quarta, Sergio Delmastro, Carlo de Martini, Renato Rivolta, Bruno Canino, Antonio Ballista, Davide Cabassi, Tatiana Larionova, Tito Ceccherini, Carlo Goldstein, Milan Rericha e molti altri. Allo studio praticato durante le prove settimanali ogni martedì sera è affiancata l'attività concertistica, già protagonista di importanti appuntamenti sul territorio cittadino milanese: prima tra tutte la Festa della musica amatoriale, che si svolge nei cortili del Castello Sforzesco il 21 giugno di ogni anno. Per dirla con le parole di Stefano Bollani: "Sono pochissime in Italia le persone che hanno occasione di suonare indipendentemente dal professionismo, e questo va a deperimento della fruizione stessa della musica: sarebbe bello che ci fossero in ogni città cori e orchestre amatoriali in cui medici, avvocati e perché no, anche operai si trovano la sera per suonare Schubert o il jazz".
L'attività dell'Orchestra Carisch è sostenuta dalla Fondazione Antonio Carlo Monzino (www.fondazioneacmonzino.org


2015_06_20 Festa Patronale di Parabiago con il locale Corpo Musicale Parrocchiale S.Stefano



sabato 20 giugno 2015 alle ore 21.00
nella Chiesa S.S. Gervaso e Protaso di Parabiago
Festa Patronale di Parabiago
Corpo Musicale Parrocchiale S.Stefano
Il Corpo Musicale Parrocchiale S.Stefano sta per tornare più carico che mai! Come da tradizione, in occasione della Festa Patronale di Parabiago, sabato 20 giugno alle ore 21.00 nella Chiesa S.S. Gervaso e Protaso di Parabiago, si terrà un grande Concerto quest'anno impreziosito anche dal 60° anniversario di don Renato, 50° di don Giuseppe, 45° di don Luigi e come segno di gratitudine alla nostre Suore che ritornano alla loro Casa Madre.
Il Corpo Musicale di Parabiago, diretti come sempre dal giovane Simone Clementi, che negli ultimi mesi sta riscuotendo sempre più successo tra il pubblico sia per la qualità dei brani proposti sia per le numerose iniziative sul territorio, anche quest'anno proporrà per l'occasione brani di diverso genere: dal Bolero di Ravel alla Sinfonia n.5 di Beethoven, dalla colonna sonora di Harry Potter a quella dei Pirati dei Caraibi. Insomma, ce n'è per tutti i gusti!
Il Corpo Musicale Parrocchiale S. Stefano invitano quinti tutta la cittadinanza e tutti gli appassionati a condividere con loro questo momento di festa all'insegna della buona musica.
Per rimanere sempre aggiornati:
sede in via S.Ambrogio 1, 20015 Parabiago (MI)
Telefono: 0331-553452 (giorni lavorativi)

2015_06_20 Ultrapadum2015 serata con la grande lirica

XXXII^ Festival Ultrapadum
Sabato 20 Giugno 2015, ore 21:15
Anfiteatro Costantino, Volpara (Pv)
Galà Lirico
Chiyoung Kim (baritono), Mauro Pagano (tenore), Susie Georgiadis (soprano) 
Ensemble I Clarinetti del Cantelli diretto da Sandro Tognatti
Ingresso libero
In caso di maltempo il concerto si terrà in idoneo luogo coperto
Sabato 20 Giugno il viaggio in musica del 23mo Ultrapadum farà tappa a Volpara: sul palco dell'Anfiteatro Costantino l'Ensemble I Clarinetti del Cantelli diretti da Sandro Tognatti, la soprano Susie Georgiadis, il tenore Mauro Pagano ed il baritono Chiyoung Kim. Il cielo di Volpara in quest'occasione risuonerà delle arie più famose dei maggiori compositori italiani: Verdi, Donizetti, Bellini, Puccini e Rossini i protagonisti del Galà Lirico che non mancherà di emozionare il pubblico

Susie Georgiadis svolge una intensa attività concertistica con programmi che spaziano dalla musica sacra, all'opera, all'operetta, al musical: voce e fascino per un'artista, presenza affezionata al Festival di musica sotto le stelle diretto da Angiolina Sensale.  Insieme a lei, il tenore Mauro Pagano: carismatico interprete che ha dato voce ai personaggi più rappresentativi dell'opera in Italia e vestito i panni, tra gli altri, di Ismaele, Alfredo, Manrico,Turiddu, Chenier, Maurizio di Sassonia, Calaf, Don Jose', Cavaradossi, Pinkerton, Radames, Des Grieux.
Il Galà Lirico di Volpara avrà tra i protagonisti anche il giovane baritono Chiyoung Kim e l'ensemble I Clarinetti del Cantelli. Un gruppo di recente costituzione ma che ha al proprio attivo numerosi concerti in sedi ed in occasioni prestigiose come il Museo Nazionale delle Terme di Diocleziano in Roma, il concerto  della Giornata Mondiale dell'Alimentazione, patrocinato dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca e dell'Alta Formazione Artistica e Musicale. Nel 2011 ha suonato per l'emittente Radio Vaticana durante la trasmissione "Conservatori in Concerto". Nel 2012 ha inoltre collaborato con il clarinettista Calogero Palermo. 
L'organico comprende tutti i rappresentanti della famiglia dei clarinetti, è composta da allievi ed ex allievi dei corsi di clarinetto dei docenti Roberto Bocchio, Fulvio Schiavonetti e Sandro Tognatti che ricopre anche il ruolo di direttore dell'ensemble. 
Un ringraziamento particolare va all'Agenzia Rèclam di Pavia che con la sua preziosa collaborazione ha contribuito all'organizzazione della manifestazione.

Info per il pubblico:
Agenzia Réclam – Pavia, 347/72.64.448 - 345/42.72.076

2015_06_13 laVerdi esegue le musiche dei Paesi di Expo 2015

Sabato 13 giugno 2015_06_13 ore 2030
Auditorium, Largo Mahler Milano
Around the World: la Gran Bretagna
Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi Milano
Francesco Maria Colombo, direttore

(Biglietti euro 15,00/9,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; biglietteria via Clerici 3 (Cordusio), orari apertura: lun – ven ore 10.00 – 19.00, sab ore 14.00 – 19.00, tel. 02.83389.334; on line www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).  
Cena dopo concerto Torna la cena sul tram storico ATMosfera dopo il concerto (partenza ore 22.30 circa, euro 45,00 sola cena oppure euro 55,00 concerto più cena); info e prenotazioni: tel. 02/83389331-238; e-mail: abbonati@laverdi.org.

La stagione de laVerdi per Expo 2015 entra nel vivo. Sabato 13 giugno (ore 20.30), all'Auditorium di Milano in largo Mahler, primo appuntamento con Around the World, la rassegna musicale pensata e realizzata per l'Esposizione universale milanese. L'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, diretta da Francesco Maria Colombo, accompagnerà gli spettatori italiani e stranieri in un lungo viaggio musicale attorno al mondo, fino  a sabato 24 ottobre, attraverso 14 concerti dedicati alle musiche di altrettanti Paesi che partecipano ad Expo e che hanno dato il loro patrocinio all'iniziativa.
Si comincia con la Gran Bretagna, con l'ascolto di opere scritte da cinque autori d'Oltremanica: Walton (Orb and Sceptre), Bax (Tintagel), Delius (The Walk to the Paradise Garden), Britten (Four Sea Interludes da Peter Grimes), infine di Elgar la popolarissima Pomp and Circustance (Marcia n. 1 op. 39).
"Volevo presentare il maggior numero di autori possibili – spiega Colombo – perché questi concerti non sono caratterizzati, come normalmente accade, da un meditato equilibrio fra i pezzi che lo compongono. Devono essere al contrario uno showcase di quello che si lega, in musica, alle varie civiltà. Con questi concerti vorrei che si capissero le ragioni linguistiche per le quali, ad esempio, la musica brasiliana è diversa da quella ungherese e viceversa. E nel nostro viaggio opereremo connessioni fra le varie culture: ad esempio la Spagna della Carmen di Bizet o della Jota di Glinka, come esaltazioni della couleur locale".

Introduzione al programma, brano per brano. di Enzo Beacco
Nell'Europa continentale, soprattutto a sud della Alpi, cioè da noi, in Italia, poco si sa della vita musicale nelle isole britanniche di prima metà Novecento. Scorrendo i programmi delle nostre (poche) orchestre sinfoniche, s'incontrano rare volte i nomi del maturo Elgar, del più giovane Vaughan Williams, del giovanissimo Britten. Resta pervicace il luogo comune di un'Inghilterra priva d'inventiva musicale dopo il miracolo di Purcell a fine Seicento, la colonizzazione italo-germanica di Händel nel primo Settecento, il deserto completo d'intero Ottocento. 
Non è davvero così. Una sicura pigrizia di programmazione mantiene nell'oscurità tanta buona musica di autori spesso ottimi e comunque interessanti. Bello, allora, che la speciale stagione dedicata a quattordici paesi piccoli o grandi (per estensione geografica) inizi proprio con la Gran Bretagna. Bello che il periodo (e non solo gli autori) sia ben circoscritto al primo cinquantennio del Novecento. E che l'impianto monografico (in senso nazionale) consenta di accostare compositori che usano le medesime parole in musiche tanto diverse per toccare le corde profonde della Nazione: la forza del mare e l'orgoglio imperiale.

Sono appunto imperiali i due brani che aprono e chiudono il programma di stasera. I tempi sono però invertiti. L'impero si sta sgretolando, con l'India perduta e soltanto un paio di baluardi residui in Asia, quando nel 1953 William Walton (1902-83) riceve la richiesta ufficiale di comporre una marcia solenne per la cerimonia d'incoronazione della nuova (e attuale) regina Elisabetta II. Walton allora ha 51 anni e fama consolidata. Dopo l'esordio provocatorio con il melologo diventato balletto Façade (1923), trova un più cauto linguaggio modernista e trionfa con l'oratorio Belshazzar's Feast (1931), con la prima sinfonia (1935), il concerto per viola (1929). Scomparso Elgar nel 1934, Walton diventa il più apprezzato autore inglese del tempo, tanto che già allora gli è affidata la composizione della marcia dell'incoronazione di Giorgio VI (1937). S'intitola Crown Imperial e ha successo immediato, così come le numerose colonne sonore per film a soggetto bellico e shakespeariano che seguono. Pur se il suo primato è intaccato dall'ascesa di Britten nei primi anni Cinquanta, la commissione di una nuova marcia reale è quasi un atto dovuto. Walton rispetta la tradizione, anzi si lega ancor più al modello del defunto Elgar. Pertanto, Orb and Sceptre è un pezzo a grande effetto, con esaltazione della parte bandistica dell'orchestra sinfonica. Dunque: squilli di trombe, bordate di ottoni, rulli di tamburi e grancassa nella sezione di apertura; ampia cantabilità da inno chiesastico nella parte centrale; infine ripresa della prima parte, con sonorità sempre forti ma più omogenee, per assicurare la dovuta solennità; e per sfumare quel pizzico d'irriverenza canzonatoria che traspare fin dall'inizio, e che pervade la musica tutta di Walton.

Assai meno scanzonato e molto più compunto è Arnold Bax (1883-1953). Ricco di famiglia, compie studi regolari a Londra e può dedicarsi senza patemi alle sue passioni per la musica e la letteratura. Ama il grande Nord, le isole selvagge battute da venti e onde, i miti celtici, la poesia romantica. Conosce bene l'armonia di Wagner. Lo affascina il colore livido ma intenso, appunto nordico delle partiture di Sibelius. Assorbe ritmi e melodie da Russia e Ucraina. I regolari soggiorni sulle scogliere dell'Irlanda settentrionale e della Scozia, il contatto con la tradizione gaelica temperano il formalismo londinese e danno un sapore unico alle sue tante partiture per i generi più diversi: sette sinfonie, una ventina di poemi sinfonici, vari altri pezzi orchestrali, tanta musica strumentale da camera e ancor più per pianoforte solo, liriche per voci singole e corali, colonne sonore, tre balletti. Sono lavori sempre legati al crepuscolo romantico europeo, a Wagner in particolare; lontani da sperimentalismi e avventure. Piuttosto inseriti nel gran filone che, a inizio Novecento, cerca in musica dissolvenze e sfumature, mutazioni emotive piuttosto che contrasti dialettici, insomma impressionismi. Si coglie bene nella partitura orchestrale più nota di Bax e tuttora in repertorio: il poema sinfonico Tintagel. Composto nel 1919, s'ispira alle rovine del castello omonimo sulla scogliera settentrionale della Cornovaglia, presunta sede di re Artù e dei suoi mitici cavalieri, luogo di memorie e di amori infelici. Nell'ossessivo respiro di un mare che si gonfia e s'infrange riconosciamo gli echi lontani dell'amato Tristano di Wagner e anche quelli, ben più vicini, di La mer di Debussy.

L'influenza dell'impressionismo francese è forte anche su Frederick Delius (1862-1934), che è un inglese assai particolare, perché in patria davvero vive poco. Nasce, infatti, nell'Inghilterra settentrionale da genitori tedeschi, ricchi commercianti. È avviato agli affari di famiglia in Florida, dove conosce spiritual e blues. Si dedica soltanto alla musica, completa gli studi in Germania, dal 1890 in poi vive stabilmente nella regione parigina.  Ottiene i primi successi in Germania. In Inghilterra lo aiuta l'appassionato apostolato del direttore d'orchestra (e mecenate) Thomas Beecham. I legami con il paese natale sono dunque tenui. Lo spirito, e non solo l'esistenza, è cosmopolita, ma non in senso superficiale, si direbbe piuttosto tardo imperiale. In Delius prevale una forma di dolore del mondo, un severo pessimismo che avrà concretezza nei tristi suoi ultimi anni di cieco su una sedia a rotelle. Il diffuso lirismo, le melodie che derivano dal canto degli schiavi d'America e dei contadini d'Europa, i suoni della natura,  appena attenuano la prospettiva atea e forse nichilista dei suoi maggiori lavori corali A Mass for Life (1905) e Requiem (1914), nessuno dei quali si regge su testi religiosi. L'armonia resta wagneriana e riprende, accanto al cromatismo esasperato, il velenoso connubio di amore e morte proprio del Tristano. Così succede nell'opera  A Village Romeo and Juliet (Berlino, 1907; Londra, 1910), nella quale The Walk to the Paradise Garden è un interludio sinfonico fra due scene: illustra una tappa del cammino che i due sfortunati giovani amanti compiono verso la barca con la quale affonderanno se stessi e il loro amore.

Muore suicida in barca, ma solitario e maledetto, anche il pescatore Peter Grimes, protagonista dell'opera omonima che nel 1945 consacra Benjamin Britten (1913-76) come massimo compositore inglese del Novecento. Ancora una volta abbiamo una storia angosciosa e triste, costruita musicalmente su frammenti di canti marinari, su colori orchestrali lividi, armonie inquiete. Il percorso che porta Grimes alla tragica fine, fra l'indifferenza del borgo e l'impossibile amore, è punteggiato da interludi soltanto orchestrali che ci rappresentano un mare sempre grigio, talvolta minaccioso, mai amico. La fortunata suite sinfonica subito ricavata raccoglie quattro interludi marini: Alba, Domenica mattina, Chiaro di luna, Tempesta. Non c'è sole, non c'è felicità, nemmeno nel giorno di festa. È triste l'alba, nebbiosa la luna, fragoroso l'uragano. 

E ci accorgiamo che il mare, come ovvio, sta nel cuore di tanta bella musica inglese di pieno Novecento. Quel mare così spesso desolato e crudele che tuttavia sostiene la potenza e l'orgoglio nazionale. Come ben rappresenta in musica un marcia inglese che compete in universale popolarità con quelle italiana dell'Aida di Verdi e asburgica di Radetzky di Strauss: Pomp and Circumstance n. 1 di Edward Elgar (1857-1934). Prima di una serie (incompiuta) di sei, la marcia nasce nel 1901, subito acclamata a Liverpool prima e Londra poi. Ancor più dei giochi di prestigio nella strumentazione delle sezioni laterali, conquista il pubblico la melodia centrale. Immediatamente (1902) dotata di un testo appropriato, con il titolo Land of Hope and Glory diventa un inno nazionale concorrente a God save the King e Rule Britannia; indispensabile modello per il successore Walton, immancabile sostegno di cerimonie sempre pompose (e meno imperiali). 

La rassegna
Expo 2015 fa di Milano il crocevia di tutte le culture mondiali: ciascuna con la sua individualità e con il desiderio di trovare una lingua comune che renda possibile l'incontro e lo scambio. Questo linguaggio universale è la musica: la musica in una precisa fase della sua evoluzione, dall'inizio dell'Ottocento a oggi, in cui il lessico usato in tutto il mondo ha rappresentato una base d'intesa. 
Le musiche composte in Messico e in Francia nel 1920, per fare un esempio, sono molto diverse fra di loro: ma sono scritte usando lo stesso vocabolario.
La rassegna Around the World – in  programma all'Auditorium di Milano dal 13 giugno al 24 ottobre 2015, progettata appositamente per l'esposizione universale - ha questo fine: mostrare come la musica delle culture più lontane abbia una base comune, che renda tutti gli autori presentati "comprensibili" e capaci di coinvolgere la nostra intelligenza e il nostro cuore. E al tempo stesso abbia un'infinita capacità di metamorfosi, un'infinita gamma di colori associata al tema delle Nazioni. 
Si danza in Brasile e in Ungheria: ma si danza su musiche diverse, con movenze diverse, con ritmi diversi, con significati diversi. Perché una determinata danza è brasiliana e un'altra è ungherese? Attraverso questo ciclo lo scopriremo.
Quattordici Nazioni, più di cinquanta partiture per altrettanti compositori, un repertorio che include brani famosissimi come l'Ouverture del Guglielmo Tell di Rossini e sconosciutissimi come l'Inno a Venere di Magnard. La musica si alterna alla narrazione, all'analisi live con l'orchestra, agli esempi tratti dalle altre arti, ai confronti, alle similitudini e alle differenze. Il denominatore comune è la qualità artistica delle opere presentate: ma i mondi che esploreremo sono tanti, multiformi, avventurosi. Tanti mondi quanto è grande il mondo.

2015_06_14 LaVerdi in San Gottardo in Corte

Domenica 14 giugno (ore 11.00)
San Gottardo in Corte - Palazzo Reale Milano
Gli Archi de laVerdi
L'ingresso al concerto (biglietto euro 15,00) dà diritto anche alla visita del Grande Museo del Duomo.
Sesto appuntamento della rassegna musicale San Gottardo in Corte: 26 concerti di musica da camera alla domenica mattina nell'omonima chiesa da poco restaurata in via Francesco Pecorari 2, dietro l'Arcivescovado.
Protagonista l'ensemble Gli Archi de laVerdi, accompagnato dalla chitarra solista di Emanuele Segre; in programma Vivaldi (Concerto in Re maggiore F. XII n. 15), Castiglioni (Come io passo l'estate), Sollima (The Black Owl), Giuliani (Gran Quintetto op. 65).
La rassegna è organizzata da laVerdi nell'ambito della programmazione per Expo 2015, in collaborazione con la Veneranda Fabbrica del Duomo.
(BigliettI: prezzo unico euro 15,00, acquistabile direttamente a San Gottardo in Corte o alle biglietterie de laVerdi; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; biglietteria via Clerici 3 (Cordusio),  orari apertura: lun – ven  ore 10.00 – 19.00, sab ore 14.00 – 19.00, tel. 02.83389.334  www.laverdi.org). 

2015_06_11 LaVerdi novità musicali e capolavori assoluti


Giovedì 11 Giugno 2015_06_11 
Venerdì 12 Giugno 2015_06_12
Domenica 14 Giugno 2015_06_14 
Auditorium di Milano, largo Mahler
Stagione Sinfonica 2014/15
Vecchia Europa tra Cina e Singapore 
Violoncello Li-Wei Qin
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Darrel Ang
Torna all'Auditorium di Milano, a tre anni esatti dal debutto con laVerdi, il direttore Darrell Ang, nato a Singapore nel 1979, appartenente alla giovane generazione di conductor ormai noti e affermati in tutto il mondo. Insieme con la "bacchetta" singaporiana, alla guida dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, per il "trittico" sinfonico di giovedì 11 (ore 20.30), venerdì 12 (ore 20.00) e domenica 14 giugno (ore 16.00) all'Auditorium  di Milano, salirà sul palco di largo Mahler anche il violoncellista Li-Wei Qin, che eseguirà in questa speciale occasione Reflets d'un temps disparu, concerto del contemporaneo Chen Qigang, ultimo allievo di Olivier Messiaen a Parigi.
Questa full immersion nel mondo musicale dell'estremo Oriente sarà accompagnata dalla "benedizione" del sommo Beethoven, di cui laVerdi – sempre diretta dal prestigioso ospite singaporiano – eseguirà due grandi classici: l'ouverture di Egmont e la Sinfonia n. 7. 
Mercoledì 10 giugno (ore 18.00, ingresso libero) è in programma al M.A.C. di piazza Tito Lucrezio Caro 1 la conferenza dal titolo: "Around the World: 14 concerti per Expo". Relatori Francesco Maria Colombo, che dirigerà laVerdi i tutti gli appuntamenti della rassegna musicale realizzata da laVerdi per l'Esposizione universale, e il musicologo Enzo Beacco. 
Nato nel 1951 e "rieducato" nella Cina di Mao, dal 1984 Chen Qigang risiede a Parigi, dove è stato l'ultimo allievo di Olivier Messiaen. Dal maestro e dalla grande tradizione del Novecento francese, in combinazione con la mai rinnegata origine cinese, ha tratto spunto per una vasta e premiata produzione che spazia dal cameristico al sinfonico al vocale all'elettronico. Reflets d'un temps disparu per violoncello e orchestra (1998) è uno dei suoi pezzi di maggiori successo che ascolteremo in questo 38° programma sinfonico. Il Beethoven eroico dell'ouverture Egmont e di Settima sinfonia saranno prestigiosa cornice e ottimo piatto forte. [Enzo Beacco]
(Biglietti euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; biglietteria via Clerici 3 (Cordusio),  orari apertura: lun – ven  ore 10.00 – 19.00, sab ore 14.00 – 19.00, tel. 02.83389.334; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ). 
Cena dopo concerto
Venerdì 12 giugno, al termine del concerto (ore 22.00 circa), cena al M.A.C. di piazza Tito Lucrezio Caro (€ 35 a persona, tutto compreso, prenotazione obbligatoria). Info e prenotazioni: e-mail info@auditoriumdimilano.org, tel. 02.83389334/401/402/403 o alle biglietterie  in Auditorium e  via Clerici 3.

2015_05_15 Concerto straordinario per Arturo Benedetti Michelangeli

Lunedì 15 giugno 2015, ore 20.30 
Auditorium di Milano, largo Mahler

Concerto straordinario per Arturo Benedetti Michelangeli 
nel ventennale della scomparsa del grande pianista
Coro ANA – Associazione Nazionale Alpini di Milano
Pianoforte Alice Baccalini – Luca Buratto 

Programma 
Schumann Carnaval op. 9

Ravel Gaspard de la Nuit

Seconda parte

La mia bela la mi aspeta (Lombardia - armonizzazione A. B. Michelangeli)                  
Entorno al fòch                
(Trentino - parole e musica Mansueto Pedrotti, armonizzazione A. B. Michelangeli)
La bella al molino (Piemonte - armonizzazione A. B. Michelangeli)
La scelta felice (Piemonte - armonizzazione A. B. Michelangeli)
I lamenti di una fanciulla  (Lombardia - armonizzazione A. B. Michelangeli)      
'Ndormènzete popin (Trentino - armonizzazione A. B. Michelangeli)
Vien moretina  (Trentino - armonizzazione A. B. Michelangeli)
Che fai bella pastora  (Trentino - armonizzazione A. B. Michelangeli)
La pastora e il lupo(Piemonte - armonizzazione A. B. Michelangeli)
Era nato poveretto (per un piatto di maccheroni) (Lombardia - armonizzazione A. B. Michelangeli)

(Biglietti euro 15,00/9,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; biglietteria via Clerici 3 (Cordusio),  orari apertura: lun – ven  ore 10.00 – 19.00, sab ore 14.00 – 19.00, tel. 02.83389.334;  on line www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).
Il 12 giugno 1995 moriva a Lugano Arturo Benedetti Michelangeli, uno dei più grandi pianisti di tutti i tempi. laVerdi omaggia il Maestro nel ventennale della scomparsa, dedicandogli un concerto straordinario, lunedì 15 giugno (ore 20.30) all'Auditorium di Milano. Protagonisti della prima parte della serata, due giovani pianisti dal talento indiscutibile e milanesi entrambi: Alice Baccalini, cui è affidata l'esecuzione di Gaspard de la Nuit di Ravel, e Luca Buratto, che eseguirà Carnaval op. 9 di Schumann. 
La seconda parte vedrà invece il ritorno sul palco di largo Mahler del Coro ANA – Associazione Nazionale Alpini di Milano, diretto da Massimo Marchesotti. Una partecipazione soltanto apparentemente sorprendente, se si pensa che Benedetti Michelangeli, bresciano, classe 1920, uomo di forte personalità ed estro indiscutibile, fu anche un grande appassionato di etnomusicologia nonché estimatore del canto popolare proveniente dalla tradizione orale. Il suo incontro con il Coro della SAT negli anni '50 ha dato il via a una vera e propria rivoluzione: era la prima volta che un famoso pianista si avvicinava al canto popolare, "Ma il risultato fu straordinario: gli accordi sospesi, le scale cromatiche, il pedale dei bassi, le armonie fissate in una fulgida struttura polifonica, i cambiamenti di ritmo, i timbri voluti da Michelangeli erano un mondo nuovo per il coro, che da parte sua si proponeva all'Artista come uno strumento duttile ed allo stesso tempo creativo, vivo e vitale, superando agevolmente le perplessità iniziali", ricordava anni fa Mauro Pedrotti, direttore del noto complesso corale trentino. 
L'apporto di Benedetti Michelangeli al movimento corale è stato straordinario. Sono ben 19 infatti i canti armonizzati dal grande musicista: si tratta di storie raccolte in Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia e Trentin: luoghi particolarmente cari a Benedetti Michelangeli; luoghi in cui poteva godere del rapporto con la natura e con i suoi suoni, sospeso tra terra e cielo. 
Il Coro ANA Milano interpreterà alcune di queste armonizzazioni del Maestro, conferendo all'evento un tocco emotivo davvero speciale: canti come la struggente e malinconia La mia bela la mi aspeta, l'intima Entorno al foch o la goliardica Era nato poveretto, sono solo alcuni dei brani in programma, per celebrare e ricordare un musicista di fama mondiale, eccellenza vera del nostro Paese.
Lunedì 15, prima del concerto, nel Foyer del bar dell'Auditorium, si aprirà la mostra con opere di Livio Conta, l'artista trentino legato da profonda amicizia ad Arturo Benedetti Michelangeli, al quale ha dedica 43 opere pittoriche (Sensazioni melodiche), 23 delle quali esposte nel 1973 alla Salle Pleyel di Parigi, durante un recital del Maestro (fino al 5 luglio, ingresso libero).

venerdì 5 giugno 2015

2015_09_24 OperaLombardia il nuovo nome del Circuito Lirico Lombardo


STAGIONE D'OPERA 2015/16
Il CIRCUITO LIRICO SI RINNOVA CON UN NUOVO LOGO E UN NUOVO SITO.NASCE 
OPERALOMBARDIA
La nuova stagione d'opera e la nuova produzione del TEATRO FRASCHINI DI PAVIA

LE NOZZE DI FIGARO
Como, Teatro Sociale: 24 e 26 settembre
Cremona, Teatro Ponchielli: 16 e 18 ottobre
Brescia, Teatro Grande: 23 e 25 ottobre
Pavia, Teatro Fraschini: 29 e 31 ottobre 2015_10_29
Bergamo, Teatro Donizetti: 6 e 8 novembre

UN BALLO IN MASCHERA
Pavia, Teatro Fraschini: 20 e 22 novembre 2015_11_20
Como, Teatro Sociale: 26 e 28 novembre
Cremona, Teatro Ponchielli: 4 e 6 dicembre
Brescia, Teatro Grande: 11 e 13 dicembre

LA SCALA DI SETA
Cremona, Teatro Ponchielli: 6 e 8 novembre
Brescia, Teatro Grande: 20 e 22 novembre
Pavia, Teatro Fraschini: 27 e 29 novembre 2015_11_27
Bergamo, Teatro Donizetti: 4 e 6 dicembre
Como, Teatro Sociale: 11 e 13 dicembre

DON PASQUALE
Bergamo, Teatro Donizetti: 15 e 17 ottobre
Como, Teatro Sociale: 30 ottobre e 1 novembre
Jesi, Teatro Pergolesi Spontini: 13 e 15 novembre
Cremona, Teatro Ponchielli: 19 e 21 novembre
Pavia, Teatro Fraschini: 9 e 12 dicembre 2015_12_09

LA BOHÈME
Brescia, Teatro Grande: 2 e 4 ottobre
Cremona, Teatro Ponchielli: 7, 9 e 11 ottobre
Reggio Emilia, I Teatri: 13 e 15 novembre
Como, Teatro Sociale: 22 e 24 gennaio 2016
Pavia, Teatro Fraschini: 29 e 31 gennaio 2016_01_29

PRESENTATA LA NUOVA STAGIONE D'OPERA 2015/2016 

Grazie al prezioso contributo di Regione Lombardia, Assessorato alle Culture, Identità ed Autonomie e di Fondazione Cariplo, che da anni sostengono le attività, nasce  OperaLombardia, il nuovo brand che, come già avveniva per il Circuito Lirico Lombardo, raggruppa in un unico grande cartellone d'opera i 5 teatri di tradizione della Lombardia che vantano inoltre, come partner, l'Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano e il Teatro alla Scala.
Il Teatro Grande di Brescia, il Teatro Sociale di Como, il Teatro Ponchielli di Cremona, il Teatro Fraschini di Pavia e, da quest'anno dopo qualche stagione di assenza, la Fondazione Donizetti di Bergamo da sempre co-produttori di Opere Liriche, si uniscono per condividere anche strategie di comunicazione, per rafforzare la loro capacità di attrattiva turistica oltre che per rilanciare in tutto il mondo la produzione dei teatri tipicamente italiani.
La stagione di OperaLombardia si apre il 24 settembre a Como con Le nozze di Figaro di Mozart, aaffidate a Davide Livermore, uno dei registi più interessanti e creativi della nuova generazione, con alle spalle una carriera internazionale (recentissima la sua nomina a direttore artistico del Centro di Perfezionamento Placido Domingo del Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia). La produzione vedrà protagonisti i vincitori del 66° Concorso Aslico guidati dalla prestigiosa bacchetta di Stefano Montanari. Con questa produzione prosegue il progetto triennale Mozart-Da Ponte che vede impegnati giovani cantanti diretti da affermati registi.
OperaLombardia propone, poi, La Bohème di Giacomo Puccini con la regia di Leo Muscato noto al pubblico per le letture innovative dei suoi spettacoli; l'allestimento, proveniente dal Macerata Opera
Festival. Anche in questo lavoro di Muscato il progetto di regia presenta un taglio moderno, dinamico e contestualmente toccante e poetico, incorniciando un tempo della storia italiana, quello degli anni '60, che più di altri si confà alle vicende bohèmienne. La direzione è affidata a Giampaolo Bisanti,bacchetta familiare al pubblico e presenza costante degli allestimenti firmati da OperaLombardia.
 Al teatro francese – L'échelle de soie, opéra comique di François-Antonine-Eugène de Planard – si rivolse il librettista Giuseppe Foppa per confezionare La scala di seta, una farsa da offrire a Gioachino Rossini per il Teatro S. Moisé di Venezia. Ancora nozze, dunque, clandestine, sullo sfondo di incalzanti e caotici avvenimenti, tra equivoci e bisbeticicapricci, affetti e gelosie, puntigli e fremiti, fino alla benedizione delle due coppie a conclusione dell'opera. La farsa rossiniana sarà diretta da Francesco Ommassini, in un
allestimento del Rossini Opera Festival dal fortissimo impatto visivo, a firma di un altro regista di grande interesse, ovvero Damiano Michieletto, noto al pubblico per le originali riletture delle opere che mette in scena e le "acrobazie" scenotecniche di Paolo Fantin che lo affianca in ogni allestimento. 
Amori ostacolati e burle di famiglia, languidi sospiri e malizie al femminile sono anche i temi del Don Pasquale di Gaetano Donizetti, che il pubblico potrà apprezzare sotto la direzione di Christopher Franklin in un frizzante allestimento di Andrea Cigni, che ha già riscosso un grandissimo successo nel 2014 in una tournée nei teatri francesi di Clermont Ferrand, Reims, Rouen e Vichy. L'opera ricalca e recupera i tipici elementi della commedia dell'arte tutta italiana (la coppia di giovani che si amano, il vecchio che liostacola, l'amico che sventa i suoi piani) per trasformare una storia stereotipata in una reale e coerente, attuale allora come oggi. 

L'OPERA  "UN BALLO IN MASCHERA" di Giuseppe Verdi sarà la produzione del TEATRO FRASCHINI DI PAVIA. 
A febbraio 2016 ricorre il bicentenario della nascita di Gaetano Fraschini, uno dei tenori più importanti della scena teatrale ottocentesca, apprezzato particolarmente da Donizetti e Verdi. Nel 1859, al Teatro Apollo di Roma, fu il primo interprete di Riccardo in Un ballo in maschera, opera di straordinaria bellezza scelto come titolo verdiano per la stagione 2015/2016, proprio in omaggio a Fraschini.  Un'opera dall'enorme potenza emotiva: l'orchestrazione perfetta e la drammaturgia stringente ne fanno un caposaldo del processo creativo verdiano. Il titolo vanta un elegante nuovo allestimento di Nicola Berloffa, affiancato dalla sicura bacchetta di Pietro Mianiti. Nel cast Sergio Escobar (Riccardo) Angelo Veccia (Renato) Daria Masiero (Amelia) Annamaria Chiuri (Ulrica) Shoushik Barsoumian (Oscar) Carlo Checchi (Silvano) Mariano Buccino (Samuel) Francesco Milanese (Tom) Giuseppe Distefano (giudice/servitore).

UN NUOVO SITO
OperaLombardia avrà un nuovo sito che raggrupperà in maniera semplice e sistematica tutta la programmazione dei Teatri con link specifici ai singoli cartelloni ma che permetterà al pubblico di avere anche una visione completa dell'offerta regionale.

IL NUOVO LOGO
il logo per OperaLombardia ha come segno rappresentativo un cerchio a sancire il legame tra cinque prestigiosi teatri di tradizione. Un cerchio, ma anche la lettera O di opera, arte sopraffina che i cinque teatri producono e divulgano tra sforzi e passione.  Un cerchio (o una O) verde, a richiamare il logo di Regione Lombardia che promuove e sostiene l'attività operistica.

2015_06_05 PAVIABAROCCA i madigali di Gesualdo con il Collegium Vocale di Gent

AL GHISLIERI IL COLLEGIUM VOCALE DI GENT
Venerdì 5 giugno 2015 alle 21.00
Aula Magna del Collegio Ghislieri di Pavia
Collegium Vocale di Gent
diretto da Philippe Herreweghe
a Pavia Barocca con i madrigali di Carlo Gesualdo

Venerdi 5 giugno 2015 alle 21.00 nell'Aula Magna del Collegio Ghislieri, nell'ambito di Pavia Barocca 2015, si esibirà il Collegium Vocale Gent diretto da Philippe Herreweghe con un programma di struggenti madrigali di Carlo Gesualdo Principe di Venosa (1561-1613).
Programma

Carlo Gesualdo, Principe di Venosa (Venosa, 1566 – Napoli, 1613)
VI LIBRO DI MADRIGALI
I SE LA MIA MORTE BRAMI
II BELTÀ, POI CHE T'ASSENTI
III TU PIANGI, O FILLI MIA
IV RESTA DI DARMI NOIA
V CHIARO RISPLENDER SUOLE

Giovanni Girolamo Kapsberger (Venezia, 1580 – Roma, 1651)
TOCCATA III dal Libro primo d'intavolatura di lauto

VII MILLE VOLTE IL DÍ MORO
VIII O DOLCE MIO TESORO
IX DEH, COME INVAN SOSPIRO
X IO PUR RESPIRO IN COSÍ GRAN DOLORE
XIII ARDITA ZANZARETTA
XIV ARDO PER TE, MIO BENE
XV ANCIDE SOL LA MORTE

Giovanni Girolamo Kapsberger
TOCCATA VI dal Libro primo d'intavolatura di lauto

XVI QUEL 'NO' CRUDEL CHE LA MIA SPEME ANCISE
XVII MORO, LASSO, AL MIO DUOLO
XX TU SEGUI, O BELLA CLORI
XXI ANCOR CHE PER AMARTI
XXII GIÀ PIANSI NEL DOLORE
XXII QUANDO RIDENTE E BELLA
________________________________________________

Collegium Vocale Gent
SOPRANO: Hana Blažiková
SOPRANO: Barbora Kabátková
ALTO: Marnix De Cat
TENORE: Thomas Hobbs
BASSO: Peter Kooij
LIUTO: Thomas Dunford
Philippe Herreweghe, direttore

L'ensemble belga presenterà i madrigali del Sesto Libro del compositore di scuola napoletana, uno dei grandi innovatori del suo tempo: veri e propri gioielli della produzione musicale italiana, in cui l'originalità della concezione compositiva risiede nelle scelte formali, funzionali alla resa degli affetti e dei loro forti contrasti, nel peculiare impiego del cromatismo e nel sofisticato uso del contrappunto.
Il quinto appuntamento con i concerti della rassegna musicale pavese è particolarmente atteso da tutti gli appassionati, soprattutto per l'eccezionalità degli interpreti: il Collegium Vocale Gent, tra le massime formazioni a livello internazionale, ambasciatore culturale dell'Unione Europea dal 2011. Diretto da Philippe Herreweghe, uno dei più grandi direttori d'orchestra contemporanei, è stato tra i primi ensemble ad applicare i principi interpretativi della musica antica all'ambito vocale, attraverso un approccio filologico ed innovativo verso i testi.
Nel corso degli anni ha sviluppato una sonorità distintiva che lo ha portato alla notorietà internazionale e a esibirsi presso i più prestigiosi festival musicali e le più importanti sale da concerto d'Europa, Israele, Stati Uniti, Russia, Sud America, Giappone, Hong Kong e Australia. 
Pavia Barocca è la rassegna internazionale di musica antica del Collegio Ghislieri, promossa dall'AssociazioneGhislierimusica d'intesa con il Comune di Pavia. Il tema di questa quinta edizione, in assonanza con EXPO 2015, èNutrire lo spirito, Musica per la vita. In cartellone, ensemble di fama internazionale e capolavori da riscoprire in tutta la loro bellezza.

Collegium Vocale Gent, fondato nel 1970 da Philippe Herreweghe e da un gruppo di amici dell'Università di  Gent, è specializzato nel barocco tedesco, in particolare nella produzione vocale di Bach, ma negli anni ha  tuttavia acquisito una fisionomia di estrema duttilità, che gli consente di affrontare un vasto repertorio, dal barocco alla musica romantica fino alla musica contemporanea. Oltre alla propria orchestra barocca, con cui porta avanti i propri progetti musicali, il gruppo ha collaborato con raffinati ensemble strumentali, tra cui l'Orchestre des Champs Elysées, la Freiburger Barockorchester e l'Akademie für Alte Musik di Berlino e appare anche accanto a prestigiose orchestre sinfoniche come la Filarmonica Reale delle Fiandre, la Filarmonica di Rotterdam, l'Orchestra del Festival di Budapest e la Royal Concertegebouw Orchestra di Amsterdam. L'ensemble ha inoltre collaborato con direttori d'orchestra del calibro di Nikolaus Harnoncourt, Sigiswald Kuijken, René Jacobs, Paul Van Nevel, Iván Fischer, Marcus Creed, Kaspars Putnins, Yannick Nézet-Séguin e molti altri. Il Collegium ha all'attivo un'ampia discografia con più di ottanta incisioni, la maggior parte delle quali per le etichette discografiche Harmonia Mundi France e Virgin Classics. Dal 2011 è attiva un'importante collaborazione con l'Accademia Musicale Chigiana di Siena: sotto il patrocinio del Programma Cultura dell'Unione Europea, è nato un coro sinfonico formato da cantanti provenienti da tutta Europa, per una perfetta commistione di esperienza e giovani talenti.

Per prenotazioni e biglietti :

Per informazioni e per il programma :

mercoledì 3 giugno 2015

2015_05_04 RENATA TEBALDI E IL MELODRAMMA


CULTURA. COMUNE, DEBUTTA IL PROGETTO 
"RENATA TEBALDI E IL MELODRAMMA"
sinergia tra istituzioni e scuola per la valorizzazione del patrimonio della musica italiana.
Dice l'Assessore Filippo Del Corno: 
"Un progetto che ha il merito, di valorizzare un patrimonio culturale che è profondamente legato alla storia e alla cultura della nostra città"

Presentato oggi il progetto "Renata Tebaldi e il Melodramma", che promuove la conoscenza della musica tra i giovani e i giovanissimi. Sono intervenuti: Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura di Comune di Milano; Giovanna Colombo, presidente del Comitato Renata Tebaldi; Alfredo Padovano, responsabile del progetto; Giovanni Gavazzeni, direttore artistico; Riccardo Mauri, vicario del Liceo Classico Tito Livio; Andrea Di Mario, dirigente dell'IIS Marelli-Dudovich; Giovanna Gambazza, Sindaco di Busseto (PR).
"Questo progetto ha il profondo merito, di valorizzare un patrimonio culturale che è profondamente legato alla storia e alla cultura della nostra città– ha dichiarato Filippo Del Corno, assessore alla Cultura -. Il melodramma, legato indissolubilmente all'indimenticabile voce di Renata Tebaldi rappresenta una opportunità importante per arricchire la sensibilità musicale dei giovani ampliando il loro orizzonte di conoscenza, e rendendoli più consapevoli e appassionati verso la tradizione e la ricchezza culturale italiana, che è l'unica vera leva per rilanciare il nostro Paese e superare la crisi".
Il Comitato Renata Tebaldi, col patrocinio del Comune di Milano, attraverso un protocollo d'intesa con il Liceo Classico Tito Livio e l'Istituto Marelli Dudovich di Milano, ha avviato un complesso e articolato progetto didattico-documentale della durata di tre anni che promuoverà la musica ed il melodramma nelle scuole di Milano fino a tutto il 2017, attraverso laboratori, speciali programmi di educazione all'ascolto, produzioni di cortometraggi, creazioni di network telematici, partecipazione ad eventi, favorendo lo sviluppo e l'utilizzo delle tecnologie e delle soluzioni informatiche.
Il progetto intende promuovere la conoscenza della Musica e del Melodramma, favorendo lo scambio di esperienze al fine di incrementare le strategie per la diffusione dell'eccellenza musicale all'interno delle scuole. In accordo con i piani didattici dei rispettivi Istituti, il progetto si prefigge di individuare procedure di attestazione di requisiti didattici degli alunni per standardizzarle e reiterarle in altri Istituti Scolastici della Regione Lombardia, prima, ed in qualunque scuola di grado secondario, poi. 

2015_06_07 Concerto in Conservatorio a Milano per il Progetto ARCA



Domenica 7 giugno 2015 alle ore 20
Conservatorio di Musica "G. Verdi" di Milano, Sala Puccini
Note di solidarietà
al Conservatorio per Progetto Arca a sostegno delle famiglie in difficoltà
Biglietti 10 e 15 euro (esclusi i diritti di prevendita)
Per info e prevendita: 02-465.467.467, biglietteria@aragorn.it (lun/ven – h. 10/13 e 14/17) -www.vivaticket.it

Note di solidarietà a sostegno dell'emergenza abitativa di molte famiglie in difficoltà.
Ha sede al Conservatorio di Milano, domenica 7 giugno 2015 alle ore 20, l'appuntamento estivo con la musica e la solidarietà dedicata ai genitori che vivono soli con bambini e che hanno necessità di "una casa per ricominciare". È questo il nome del progetto che potrà essere realizzato grazie ai proventi del concerto (biglietti 10 e 15 euro, per info: 02-465.467.467) e grazie all'operato di Fondazione Progetto Arca, onlus promotrice del concerto che dal 1994 porta un aiuto concreto a coloro che vivono in grave stato di emarginazione e povertà.
Glauco Bertagnin, Andrea Maini, Paolo Mencarelli e Angelo Moretti sono i quattro maestri che, riuniti per l'occasione in un inedito quartetto, proporranno al pubblico un classico viaggio tra le note di Bach, Mozart e Beethoven. Per i più esperti, il programma prevede nel dettaglio: Bach, Aria con variazioni BWV 988 (selezione di Variazioni Goldberg), trascrizioni per violino, viola e violoncello; Mozart, Quartetto in re magg. KV 285 per flauto, violino, viola e violoncello; Beethoven, Trio in re magg. n.2 op.9 per violino, viola e violoncello.

Il progetto "Una casa per ricominciare" consiste in un servizio di accoglienza per famiglie in difficoltà - spesso genitori soli con figli minori e in alcuni casi vittime di sfratti - in un luogo protetto, che possa preservare l'unità familiare, da un lato aiutando gli adulti a reintegrarsi nel contesto sociale e lavorativo, dall'altro attivando dei servizi di sostegno per i bambini.
I centri di accoglienza per persone senza dimora, infatti, non rappresentano un luogo adatto per una famiglia, e in particolare per un bambino. Per questo Progetto Arca, attraverso accordi con enti e istituzioni pubbliche e private, accoglie queste famiglie in appartamenti che ristruttura adeguatamente a proprie spese.
L'obiettivo finale è aiutare queste famiglie a riconquistare l'autonomia economica e abitativa.

I quattro maestri, che si riuniranno eccezionalmente per il concerto a favore di Progetto Arca, si esibiscono di norma con le maggiori formazioni italiane e internazionali.
Il padovano Glauco Bertagnin (Violino) dal 1980 è primo violino solista de "I Solisti Veneti", con cui si esibisce presso i più importanti festival internazionali, quali Salisburgo ed Edimburgo, e nelle più prestigiose sale da concerto, come la Carnegie Hall, il Lincoln Center di New York, il Teatro alla Scala, la Salle Pleyel di Parigi. Svolge inoltre un'intensa attività cameristica con diverse formazioni ed è docente presso il Conservatorio di Padova. A Ginevra ha ottenuto il diploma di Virtuosité con menzione speciale d'onore.
Il modenese Andrea Maini (Viola) è docente presso il Conservatorio di Napoli e collabora come prima Viola con le orchestre di Arena di Verona, Teatro La Fenice di Venezia, Regio di Torino, San Carlo di Napoli, Filarmonica Marchigiana, Verdi di Salerno. Come solista ha eseguito in prima nazionale "Electra" presso il Teatro alla Scala di Milano.
Il fiorentino Paolo Mencarelli (Violoncello) collabora con importanti orchestre come il Maggio Musicale Fiorentino, l'Orchestra Haydn di Bolzano, la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna e la Filarmonica della Fenice di Venezia, con cui si esibisce dal 1986. A questi impegni affianca un'intensa attività cameristica, in particolare in duo e in trio con pianoforte. Si è perfezionato presso il Mozarteum di Salisburgo e l'Accademia Stauffer di Cremona.
Il romano Angelo Moretti (Flauto)  è primo flauto della Filarmonica della Fenice di Venezia dal 1980 e, dal 1985, collabora con "I Solisti Veneti", con cui si esibisce, anche come solista, presso importanti sale da concerto quali il Teatro di Erode Attico ad Atene, il Musikverein di Vienna e il Festspielhaus di Salisburgo. Inoltre ha collaborato come primo flauto ai corsi tenuti dal Maestro Franco Ferrara presso l'Accademia di Santa Cecilia di Roma. 
Fondazione Progetto Arca onlus nasce a Milano nel 1994 per portare un aiuto concreto a coloro che si trovano in stato di grave povertà ed emarginazione.
Al centro delle sue attività ci sono persone senza dimora, famiglie indigenti, persone con problemi di dipendenza, rifugiati e richiedenti asilo. Fondazione Progetto Arca accoglie i più deboli e sostiene chi soffre nei momenti di crisi e disperazione. Con i suoi operatori, educatori e volontari, ascolta senza pregiudizio i bisogni di ogni persona in difficoltà, per accompagnarla in un percorso di recupero e di reinserimento sociale.
Nell'ultimo anno Progetto Arca ha assistito 40.000 persone, distribuito oltre un milione di pasti e offerto più di 300.000 posti letto.